Ancora temporali e vento forte, la morsa del maltempo non molla il Veneto
VENEZIA - Continua il maltempo sul Veneto. Le previsioni meteo indicano per oggi meteo instabile-perturbato, precipitazioni con rovesci e locali temporali, occasionalmente anche forti su pianura e costa, in diradamento da ovest in serata. Atteso anche un marcato calo termico con limite neve in abbassamento fino intorno a 1.300-1.500 metri sulle Dolomiti; venti da nord, a tratti forti sulla costa e probabili raffiche in qualche valle e sulla Pedemontana. Venerdì e sabato venti forti da nord in quota, con raffiche in qualche valle e localmente sulla pedemontana.Viste queste previsioni, la Protezione civile del Veneto ha emesso un aggiornamento dell’avviso di criticità idrogeologica e idraulica, nel quale viene prolungato lo stato di attenzione per vento forte su zone montane e pedemontane del Veneto, da riconfigurare, a livello locale, in fase operativa di preallarme o allarme a seconda dell’intensità del vento, dalle 12 di domani, venerdì 13 settembre, alle 00:00 di domenica 15.
Per le zone costiera e pianura limitrofa, Alto Veneziano, pianura sud orientale e le zone montane e pedemontana rimangono valide le prescrizioni emesse ieri che dichiaravano la fase operativa di attenzione per vento forte, valida 24 ore dalle 12 di oggi.STATO D'EMERGENZA REGIONALE IN AREE PADOVA, VENEZIA E TREVISOLuca Zaia, presidente del Veneto, ha dichiarato lo stato di emergenza regionale "per le eccezionali avversità atmosferiche" che hanno colpito alcune aree della regione, in particolare le province di Padova, Venezia e Treviso da domenica a ieri. I Comuni interessati sono Monselice ed Este (Padova); Venezia e Salzano (Città metropolitana di Venezia); Nervesa della Battaglia, Giavera del Montello, Volpago del Montello, Arcade, Susegana in provincia di Treviso, colpiti da allagamenti diffusi e dissesti con danni alle infrastrutture ed al patrimonio privato e alle attività produttive.Il decreto di Zaia elenca i numerosi avvisi di Protezione civile che si sono susseguiti in quei giorni e dà atto che il provvedimento è da considerarsi non esaustivo ed eventualmente suscettibile di integrazioni qualora l’emergenza si prolungasse oltre l’11 settembre e ulteriori territori fossero colpiti, o altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli eventi eccezionali in questione.