**Trento: donna morta cadendo da finestra, chiesto rinvio a giudizio per convivente**
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - La Procura di Rovereto, con il pm Fabrizio de Angelis, ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio per il convivente della donna di 47 anni caduta dalla finestra del terzo piano di un palazzo la sera del 30 gennaio dello scorso anno in via Fiume a Riva del Garda. Sul posto era intervenuta, allertata da una telefonata, la Volante della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato di Riva del Garda. Inutili i tentativi dei medici del 118 di rianimare la donna, morta dopo alcune ore al pronto Soccorso del Nosocomio di Trento, dove era stata trasportata in urgenza con l’elisoccorso.
Il convivente della donna, presente nell’appartamento al momento della caduta, aveva dato una versione apparsa, anche alla luce dei primi accertamenti, contraddittoria. Gli investigatori hanno quindi recuperato tutti i filmati dalle telecamere private pubbliche della zona riuscendo a ricostruire accuratamente i movimenti della coppia avvenuti durante tutto il pomeriggio precedente, accertando ulteriori discrepanze con le dichiarazioni rese dall’uomo. In particolare, gli investigatori hanno recuperato un filmato, comprensivo di audio, nel quale si sentivano, anche se non in modo chiaro, le voci di due persone nei secondi immediatamente precedenti alla caduta della donna. Il materiale è stato inviato al laboratorio specialistico indagini elettroniche del Servizio della Polizia Scientifica di Roma, dove i tecnici della Polizia di Stato hanno pulito il segnale. In questo modo, eliminando il rumore di fondo, si è potuto distinguere chiaramente le voci della donna e del convivente, i quali, in effetti, nei momenti immediatamente precedenti alla caduta, stavano decisamente e violentemente litigando.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Rovereto, sono poi proseguite, anche con l’ausilio di periti nominati dal pubblico ministero, per tutto il 2022, permettendo di acquisire ulteriori e molteplici indizi di reato a carico dell’uomo, per il quale ora è stato chiesto il rinvio a giudizio.