Ballottaggio, a Massa la destra prova la riappacificazione. M5S spinge il Pd
FIRENZE - Un ballottaggio tutto da scrivere, innescato dalla frattura non completamente rimarginata fra Lega e Fdi. È questo il contesto che si staglia a Massa, in vista del secondo turno. L'ex sindaco Francesco Persiani, sfiduciato in Consiglio comunale a soli due mesi dalle amministrative dall'opposizione ma anche da Fratelli d'Italia, punta a tornare in sella all'amministrazione.Se la vedrà domenica e lunedì prossimo con il coordinatore locale del Pd Romolo Enzo Ricci. Al primo turno Persiani, sostenuto da Lega e Forza Italia, ha portato a casa il 35,42%, Ricci il 29,95%, mentre Fratelli d'Italia con l'ex assessore Marco Guidi il 19,99%.
Più staccati i 5 Stelle e Unione popolare, che con Daniela Bennati si sono dovuti accontentare del 5,45%. Da questi numeri si riparte, dunque, in vista del duello finale. Il centrodestra ha provato a ricompattarsi su Persiani ma se i vertici nazionali dei partiti hanno imposto un'alleanza di fatto in vista di domenica, il sindaco ha rifiutato il formale apparentamento con Fratelli d'Italia, il cui coordinatore provinciale è d'altronde il suo sfidante al primo turno Marco Guidi.Di contro, il centrosinistra scommette sulla ricomposizione del blocco rosso, tenendo conto della vittoria nell'altro comune capoluogo, a Carrara, alle scorse amministrative, anche grazie al soccorso di tutte le forze progressiste. Potrebbe rivelarsi cruciale, in questo senso, il recente appello al voto pronunciato da M5S e Unione popolare a sbarrare la porta al ritorno della destra alla guida della città: non un apparentamento, neanche un endorsement senza riserve. Ma politicamente il messaggio è di facile interpretazione.