A Siena ballottaggio centrodestra-Pd, incognita sui civici

FIRENZE - L'unica certezza è che a Siena ci sarà per la prima volta una sindaca donna. Domenica e lunedì prossimo, infatti, al ballottaggio Nicoletta Fabio del centrodestra si contenderà la poltrona di prima cittadina con Anna Ferretti, in corsa per il Pd e Sinistra italiana. Non partono da consensi stratosferici, tutt'altro. Fabio è approdata allo 'spareggio' con 8.249 voti e il 30,51%, mentre la sua diretta competitor ha raccolto 7.773 preferenze pari al 28,75% dei suffragi. Del resto Siena è diventata un caso nazionale. Stavolta non per le vicissitudini del suo istituto bancario, ma per il numero record di candidature in campo.
Al primo turno correvano otto candidati sindaco e 635 aspiranti consiglieri comunali: tanti per una città con poco più di 43 mila elettori. A privare le due candidate di testa di fette maggiori di consenso, tuttavia, è stato soprattutto l'exploit del candidato civico Fabio Pacciani, giunto terzo col 22,65%. In vista del ballottaggio il ribattezzato polo civico si è chiamato fuori da qualsivoglia endorsement, lamentando l'assenza di condizioni per costruire alleanze di governo.A sua volta, l'area civica del sindaco uscente di centrodestra Luigi De Mossi rappresentata da Massimo Castagnini ha scelto di non affidare consegne di voto per il ballottaggio al 7,19% di senesi. Così i tentativi di Italia viva, alleati di Castagnini, di cucire un'alleanza con il Pd sono stati rispediti al mittente dai dem stessi. A riprova della peculiarità della politica senese, da segnalare è il caso di Emanuele Montomoli giunto quinto col 6,79%: scelto in origine come candidato unitario del centrodestra, si è trovato scaricato da Fdi una volta che ha dichiarato pubblicamente la sua appartenenza alla massoneria. Ha corso dunque da solo e nelle ultime ore si è avvicinato a Ferretti, che invece dovrà fare a meno del sostegno pubblico del M5S (1,49% il 15-16 maggio).