Tiscali.it
SEGUICI

Il libro "Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine" fa tappa in Sicilia

di Italpress   
Il libro 'Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine' fa tappa in Sicilia

PALERMO (ITALPRESS) - "Avvertire subito il mio intimo amico perché faccia scappare gli altri compagni. State tranquilli: farò il mio dovere. Viva l'Italia libera". A scrivere questo biglietto clandestino è Ferdinando Agnini, studente di Medicina di 19 anni di Catania, animatore dell'Arsi, Associazione rivoluzionaria studentesca italiana, e membro delle Brigate Garibaldi del partito comunista, arrestato dalle SS tedesche su delazione nel quartiere Montesacro di Roma. Nando è uno dei 16 siciliani che il 24 marzo 1944 vengono trucidati alle Fosse Ardeatine, la più grave strage compiuta dai tedeschi in un'area metropolitana e, oggi, eccidio simbolo della Resistenza. Ne parla il libro "Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine" (Einaudi) di Mario Avagliano e Marco Palmieri che, dopo aver girato l'Italia e aver raggiunto in poche settimane la seconda edizione, ora sbarca in Sicilia, dove il tour della memoria del coautore Mario Avagliano toccherà Palermo (19 giugno, ore 18, alla Mondadori Flaccovio Bookstore, con Marco Patucchi, Lino Buscemi e Ottavio Terranova), Trapani (20 giugno, ore 18, al Museo San Rocco, con Andrea Castellano e Giuseppe Monticciolo), Milazzo (21 giugno, ore 18.30, alla Villa Vaccarino, con Antonio Nunzio Isgrò e Fabio Milazzo), Messina (22 giugno, ore 18.

30, al Feltrinelli Point, con Antonio Baglio e Giuseppe Restifo) e Casteltermini (29 giugno, con Mario Mallia), accompagnato in tutte le tappe dall'Anpi. Nella cava di pozzolana alle porte di Roma, all'inizio della drammatica primavera del 1944 vengono uccisi 335 uomini, freddati con un colpo di pistola a bruciapelo alla testa. Le vittime delle Fosse Ardeatine - in proporzione di dieci a uno, più 5 per errore, come rappresaglia per l'attacco partigiano del giorno precedente in via Rasella costato la vita a 33 soldati delle forze d'occupazione - sono per oltre due terzi prigionieri politici, appartenenti a tutte le forze antifasciste. Gli altri martiri, non politici, aggiunti per ottenere il numero stabilito, sono ebrei destinati alla deportazione, alcune persone rastrellate in via Rasella subito dopo l'attacco partigiano ma del tutto estranee ai fatti e alcuni detenuti comuni per motivi di pubblica sicurezza. Fino ad oggi, però, eccetto alcuni nomi noti, delle vittime delle Fosse Ardeatine si conosceva assai poco. Le loro storie individuali col passare del tempo sono state dimenticate, perdute o in qualche caso mai ben conosciute a fondo (tre di loro sono ancora ignoti) e ora, grazie a questo libro, vengono finalmente ricostruite una per una, testimoniando l'apporto del Meridione e in particolare della Sicilia alla lotta resistenziale. La Sicilia è infatti la regione con più numero di vittime, dopo il Lazio e la Campania. Oltre a Ferdinando Agnini, tra le vittime ci sono Vito Artale, tenente generale d'Artiglieria di 62 anni di Palermo; Daniele Giordano, corazziere di 27 anni di Palermo; Giovanni Rampulla, tenente colonnello di 47 anni di Patti; Carlo Avolio, dirigente d'azienda di 48 anni di Siracusa; Rosario Pitrelli, meccanico e aviere di 26 anni di Caltagirone; Ermelindo Pietro Lungaro, sottufficiale di Ps di 33 anni di Erice; Leonardo Butticé, caporale dell'aviazione di 23 anni di Siculiana; Salvatore La Rosa, soldato di 33 anni di Aragona (identificato dai carabinieri del Ris solo nel 2011, grazie all'esame del Dna sui resti contenuti nel sarcofago 273, confrontato con quello della figlia Angela); Sebastiano Ialuna, artigliere e agricoltore di 23 anni di Mineo; Santo Morgano, bracciante agricolo e soldato di 23 anni di Militello Rosmarino; Gaetano Butera, decoratore di 19 anni di Riesi; Nunzio Rindone, pastore di 30 anni di Leonforte; Michele Partito, scalpellino di 29 anni di Casteltermini (anche identificato solo nel 2012, grazie alla prova del Dna); Cosimo D'Amico, amministratore teatrale di 36 anni di Catania, rastrellato a via Rasella dopo l'attacco gappista; Raffaele Zicconi, impiegato di 32 anni di Sommatino.- Foto: locandina ufficio stampa (ITALPRESS). pc/com 18-Giu-24 16:28 .

di Italpress   
I più recenti
Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud, nuovo restyling
Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud, nuovo restyling
Malandrino Unicredit Start Lab sostiene nuove realtà imprenditoriali
Malandrino Unicredit Start Lab sostiene nuove realtà imprenditoriali
Ispettori Regione Sicilia, grave gestione test istologici
Ispettori Regione Sicilia, grave gestione test istologici
Germanà La Lega in Sicilia è una realtà con più di tremila iscritti
Germanà La Lega in Sicilia è una realtà con più di tremila iscritti
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...