In Sardegna un archivio di vitigni autoctoni per test di longevita'
"Il vino sardo puo' essere longevo, mantenersi stabile in bottiglia per tanti anni, preservando proprieta' e sapori". Piero Cella, enologo, titolare della Cantina Quartomoro di Is Bangius, borgata di Marrubiu ai piedi del Monte Arci, sfata un luogo comune infondato, "che - sottolinea - ha un impatto limitante sul mercato dei vini sardi.
Ovvero che si debbano bere mediamente entro due anni, i bianchi, entro 5 i rossi". Da qui fa il suo esordio l'Archivio Storico Autoctono, una preziosa e unica collezione di campioni di bottiglie di tutte le annate, una quota della produzione di ogni etichetta dal 2010, catalogata e lasciata riposare per anni. Un laboratorio per testare la capacita' dei vini di mantenere negli anni freschezza, qualita', sentori e le emozioni evocate. Stappati anche dopo 12 anni, i vini hanno dimostrato di reggere benissimo il trascorrere del tempo. (immagini di Marilotti).