Il sindaco di Civitanova: “Un fondo per la famiglia di Alika Ogorchukwu. Sia fatta giustizia”

(Foto dal profilo Facebook di Fabrizio Ciarapica)ROMA - "La famiglia di Alika non è sola. Ci prenderemo cura di sua moglie e di suo figlio". Così in una nota Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova, che sull'omicidio dell'ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu chiede "con fermezza che venga fatta giustizia quanto prima, per la famiglia di Alika e per una intera città che non può che essere sgomenta per quanto accaduto".GLI AIUTI ALLA FAMIGLIA DI ALIKA"Quando ho abbracciato Charity, moglie di Alika in piazza, ho sentito tutto il suo dolore, la sua disperazione e ho promesso a lei e a tutta la comunità nigeriana che non sarebbe rimasta sola - aggiunge Ciarapica - Così questa mattina, alle 8.
30 ho riunito la Giunta insieme a tutti i dirigenti ed al segretario comunale per confermare gli impegni presi. Per prima cosa abbiamo istituito un fondo di 15mila euro a sostegno della famiglia per consentirle di gestire nell'immediato il sostentamento e le spese per il funerale; collaboreremo in sinergia con il comune di San Severino, città di residenza della famiglia di Alika, affinché possa essere garantito un aiuto e un sostegno prolungato nel tempo. Sono già in contatto con il sindaco Piermattei per attuare le misure di sussidio".Sarà poi "aperto un conto corrente dedicato dove chiunque potrà inviare le proprie offerte per sostenere la famiglia - prosegue il sindaco di Civitanova - E infine ci costituiremo parte civile contro l'aggressore a tutela dell'immagine e dei valori di Civitanova che è sempre stata una città civile, accogliente, generosa, pacifica e solidale e che è sgomenta e addolorata per una vicenda estranea al suo carattere ed alla sua anima".Questo, aggiunge Ciarapica, "è il momento di agire e dare risposte concrete alla cittadinanza. Sia sul fronte della sicurezza, e lo stiamo già facendo con la Prefettura, sia sul fronte umano con gli aiuti, già stanziati per la famiglia di Alika". Civitanova, conclude il primo cittadino, "è una comunità coesa e altruista pronta a tendere sempre la mano a chi ha bisogno. È a lei, e a tutti coloro che vorranno continuare a sostenere la famiglia di Alika, che va la mia più profonda gratitudine".