Visibilia: amministratori, 'nessuna irregolarità da nuovo cda, discontinuità con passato'
Milano, 25 set. (Adnkronos) - Per i vertici di Visibilia Editore "non sussiste alcuna irregolarità di gestione, vieppiù da parte degli attuali amministratori, laddove, la stessa procura di Milano le riferirebbe, al più, al bilancio di esercizio dell’anno 2022, estraneo all’approvazione dei presenti amministratori" in quanto approvato il 7 marzo 2023 dal cda presieduto da Luca Ruffino, morto suicida il 5 agosto scorso. E' quanto si legge nelle ultime osservazioni inviate al tribunale - Sezione specializzata in materia di imprese - dal gruppo editoriale, fondato dalla ministra del Turismo Daniela Santanché, in vista dell'udienza del 28 settembre per discutere sul procedimento aperto dopo una denuncia dei piccoli azionisti che chiedono l'invio di ispettori.
Se la procura di Milano, lo scorso settembre, ha parlato di "ulteriori gravi irregolarità gestorie", i vertici respingono le accuse sottolineando come le mancate comunicazioni delle partecipazioni societarie, su cui sono in corso accertamenti da parte di Consob e Borsa Italiana, siano state fatte da Ruffino e Sif Italia e "non riguardano minimamente l'azione l'operatività" della spa né tantomeno questo procedimento, mentre l'ultima semestrale "evidenzia dati economici e finanziari migliorativi rispetto allo stesso business plan approvato". Per il gruppo non sussiste "alcuna incertezza di governance e dunque ragione di 'ispezione' e accertamento", gli ultimi avvicendamenti sono conseguenza solo della morte prematura di Luca Ruffino. Inoltre, nel documento, si fa presente come Visibilia editrice srl "abbia già provveduto a regolarizzare la posizione con l'Inps in riferimento alla lavoratrice Bottiglione, dovendosi attribuire a mere incomplete informazioni Inps quanto diversamente annotato dalla procura nella propria nota dell'11 settembre".
L'argomentazione, sollevata anche dai piccoli azionisti, di "assenza di una discontinuità rispetto alla precedente gestione" è per Visibilia "destituita di fondamento, risultando di tutta evidenza l’estraneità degli attuali amministratori rispetto ad ogni pregresso contesto e situazione". La richiesta di ispettori risulta, per il gruppo quotato, tardiva e riguarda la richiesta di rimozione "di un organo amministrativo del tutto difforme da quello odiernamente in carica e cessato dalla carica ormai da oltre 10 mesi" ed espressione di una compagine societaria "del tutto difforme da quella attuale". Per questo nell'atto firmato dall'avvocato Fabio Re Ferré si chiede al tribunale di Milano di rigettare ogni istanza e richiesta e di "disporre la definitiva conclusione del procedimento".