Bucci rispolvera l’idea di Toti e pensa ai sottosegretari regionali
GENOVA - Troppo pochi sette assessori per seguire tutte le deleghe della Regione Liguria. Il neo presidente, ma non ancora ufficialmente proclamato, Marco Bucci, rispolvera un'idea già lanciata dal suo predecessore, Giovanni Toti, nel 2016, ma mai concretizzata: quella dei sottosegretari regionali. "Sette assessori sono proprio pochi, una cosa vergognosa- analizza Bucci a margine del consiglio comunale- forse andremo coi sottosegretari come Lombardia ed Emilia-Romagna, adesso vediamo cosa fare. Abbiamo bisogno di gente che lavora per raggiungere gli obiettivi. Le deleghe sono una marea, ogni assessore ne avrà quarantacinquemila". Per l'introduzione di queste nuove figure, spiega il sindaco-presidente, "serve una legge regionale, ma tre o quattro Regioni ce l'hanno già. Certamente ci sarà bisogno di rafforzare anche gli assessorati con i dirigenti: c'è molto lavoro da fare".
Il percorso istituzionale è complesso e prevede la necessità di una riforma dello Statuto su cui il Consiglio regionale è chiamato a esprimersi due volte in breve tempo: Toti si era fermato alla prima votazione, favorevole, senza poi dare seguito al progetto di riforma. I sottosegretari a cui pensa Bucci non dovrebbero essere più di quattro e non è ancora chiaro se saranno figure esterne o pescate tra i consiglieri regionali, come succede in Comune con i consiglieri delegati.Per il resto, il neo-governatore non si sbottona dopo il vertice di maggioranza di ieri: "Non do nomi, non esce una parola, nemmeno commenti: i partiti sono tutti felici". Poi, però, conferma l'indiscrezione delle ultime ore per cui la competenza della costruzione dei nuovi ospedali passerà dall'assessorato alla Sanità a quello alle Infrastrutture: "L'ospedale non lo fa la sanità, ma l'assessorato alle Infrastrutture che includerà tutti i project manager e i commissari per le opere strategiche", afferma Bucci. E quello alle Infrastrutture è proprio uno dei tre assessorati su cui Bucci punta molto e che dovranno essere potenziati anche dal punto di vista del personale e dei dirigenti amministrativi. Gli altri due, spiega ancora, "sono quello alla Blue economy, che è una delega che introduciamo ex novo, e quello all'Entroterra, per cui penso sceglieremo un altro nome e in cui si dovranno rafforzare gli uffici: parlo proprio di politiche per le aree interne, non di agricoltura o dissesto idrogeologico". Il neopresidente morde il freno e non vede l'ora di entrare in Piazza De Ferrari: "Appena c'è la proclamazione- attesa tra stasera e domani- mi trasferisco in Regione, anche se resterò sindaco ancora per una ventina di giorni: ma cominciamo ad aprire gli uffici e lavorare da là".