Banane e preservativi, in Liguria scoppia il caso della campagna anti Aids

GENOVA - Una banana sana confrontata con una marcia, a ricordare l'organo genitale maschile, e mezza arancia matura raffrontata a un'altra mezza rinsecchita, a ricordare l'organo genitale femminile. Non piace al Partito democratico la nuova campagna di sensibilizzazione e prevenzione sull'Aids della Regione Liguria, ispirata alla nota serie "Sex Education". Nei poster, oltre alle immagini di richiamo, il messaggio: "Non rischiare di infettarti, usa il preservativo". Ma per il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Luca Garibaldi, "è inutile e ipocrita approvare misure per la Giornata mondiale contro l'Aids e per la gratuità della Prep se, poi, vengono diffuse campagne di comunicazione con messaggi retrogradi e offensivi che aumentano lo stigma sociale verso chi ha contratto malattie infettive. Regione Liguria, 2022, siamo alla frutta, appunto".Il dem ricorda, inoltre, che "la Liguria è la seconda regione in Italia per incidenza di infezione da Hiv, rilevata per la maggior parte su persone che si sottopongono al test perché già sintomatiche. Sul nostro territorio si fanno pochi test, manca un'informazione capillare e adeguata al nostro tempo che parli dei rischi di contrazione di malattie sessualmente trasmissibili, ma anche della profilassi pre esposizione, la Prep. Non solo, compito delle istituzioni è anche incentivare maggiori controlli periodici e abbandonare definitivamente i pregiudizi nei confronti delle persone sieropositive: oggi l'aspettativa di vita delle persone con Hiv è paragonabile a quella della popolazione generale. Con l'Hiv si vive".