Una impresa di famiglia Made in Sud che porta a tavola tradizione e innovazione

NAPOLI - Per fare impresa valorizzando e rilanciando l’economia locale occorrono gli strumenti giusti e le migliori strategie. Ne sono convinti i fratelli Antonio e Vincenzo Molitierno che ad Aversa, città normanna posta al centro dell’omonimo agro tra Caserta e Napoli, guidano la pizzeria da Mimì. Una storia lunga 60 anni quella del locale a pochi passi dal centro storico nato con l’insegna 'I tre fratelli', all’epoca rappresentati da Mimì, il papà di Antonio e Vincenzo, e dai loro due zii che nel 1982 si orientano verso altre attività lavorative. E proprio da quell’anno Mimì, insieme alla moglie Alba, resta unico titolare del locale che cambia nome prendendo quello attuale. Il 2019 segna l’anno del passaggio di testimone ad Antonio e Vincenzo, anche se Mimì e Alba continuano a essere presenti in modo costante nel locale seppur con discrezione.STORIA E MODERNITA'Dopo una ristrutturazione totale durata 18 mesi, nel novembre del 2023 l’attività, cara agli aversani e non solo, riparte con maggiori spazi e una offerta più ampia: idee nuove, investimenti e progetti a lungo raggio incontrano la tradizione.
Questo fa sì che nel menu convivano alcune proposte che rappresentano il locale come il pollo con le patate, il crocché e la pizza in teglia con proposte più moderne di Antonio e Vincenzo. Tra queste spiccano Tradizione su stecco (salsiccia e friarielli napoletani avvolti in pasta fillo su una base di crema di ceci), il Pacchero napoletano ripieno di pollo cotto al forno secondo l’antica tradizione di Mimì, provola e pecorino, impanato in crumble di torinesi, la Margherita aversana (pomodoro San Marzano Dop, mozzarella di bufala campana Dop, parmigiano reggiano Dop 30 mesi, basilico fritto e olio extravergine d’oliva), la pizza Identità napoletana (mozzarella di bufala campana Dop, maialino cotto a bassa temperatura, pesto di rucola, crema pasticcera salata e di papaccelle napoletane), il padellino multicereale con germe di grano zafferano e 'nduja (fiordilatte, patate allo zafferano profumate al rosmarino, capocollo e 'nduja di Spilinga), e la pizza 5 Casi (mozzarella di bufala campana Dop, blu di bufala, cacioricotta cilentano presidio Slow Food, caciocavallo antico di Gragnano, fiocchi di crema cacio e pepe, olio extravergine d’oliva e all’uscita confettura di antico pomodoro cannellino flegreo). In occasione di una degustazione del loro menu ad accompagnare le bontà il vino dell’azienda Masseria Campito, con Il Priezza Asprinio d’Aversa anche base per cocktail, e la birra artigianale del Birrificio Karma.Una bella storia familiare legata al gusto quella dei Molitierno che, in una sala animata con eleganza e discrezione, trasmettono all’ospite il loro pensiero ed il loro stile condivisi e corali. E proprio per la capacità di combinare la tradizione con proposte più contemporanee, questa impresa di famiglia Made in Sud non è passata inosservata al Gambero Rosso che ha inserito il locale nella Guida delle Pizzerie d’Italia 2025 con 2 spicchi.