Campi Flegrei, Musumeci "Non c'è motivo per abbandonarsi al panico"
NAPOLI (ITALPRESS) - "Abbiamo ribadito ancora una volta come non ci sia motivo per abbandonarsi al panico. Adotteremo una serie di iniziative di grande spessore per valorizzare quest'area. Non possiamo negarlo, l'area è esposta ad alcuni rischi naturali ma da qui a vivere nel panico ne corre. Una popolazione consapevole dei rischi del proprio territorio e della loro origine è una popolazione più sicura, più responsabile e più partecipe". Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, che ha partecipato a Pozzuoli, presso l'Accademia Aeronautica, alla riunione tecnico-operativa con i sindaci dei territori interessati dal fenomeno del bradisismo nell'area dei Campi Flegrei e con le istituzioni deputate all'attuazione delle misure urgenti di prevenzione del relativo rischio sismico.
All'incontro ha partecipato anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Durante la riunione di oggi "abbiamo determinato - ha spiegato Musumeci - i ruoli: chi deve fare cosa. Alcune cose le farà lo Stato con il dipartimento di Protezione civile e di Casa Italia, altre le farà la Regione Campania, altre la città metropolitana in perfetta intesa e collaborazione con i comuni che ricadono nell'area dei Campi Flegrei". "Il ministro Sangiuliano ha già dato disposizioni - ha proseguito - per un'azione ricognitiva perché, dopo la tutela delle vite umane e dei beni legati alle persone, abbiamo il dovere di salvaguardare anche il patrimonio archeologico, artistico e monumentale, sapendo che il futuro di quest'area sta nel suo passato. Qui l'economia - ha evidenziato - può reggersi su un turismo di qualità legato al segmento culturale, paesaggistico, naturalistico e balneare". "Nei prossimi giorni a Roma - ha aggiunto Musumeci - terremo un incontro operativo più ristretto. I compiti affidati alle istituzioni locali saranno coordinati dal dipartimento nazionale di Protezione civile affinché i tempi possano essere rispettati". In risposta a una domanda sulle risorse impegnate, Musumeci ha poi affermato: "Una goccia d'acqua nel deserto diventa un'oasi. Intanto partiamo con questi che riteniamo, per gli strumenti di prevenzione che abbiamo immaginato, possano essere sufficienti. Poi ci vorranno altri fondi. Ne parlerò con il ministro Fitto - ha aggiunto - e vedremo di potere concordare come disporre dei fondi Fsc, Fondi per la Coesione, che stiamo assegnando a tutte le regioni. Penso meno ai fondi del Pnrr perché la scadenza è dietro l'angolo, giugno 2026, e quindi rischiamo di impegnare risorse che poi non potremo liberare".- foto: Agenzia Fotogramma -(ITALPRESS). xa5/pc/red 13-Ott-23 15:58 .