A scuola di Innovazione sociale per rilanciare il Terzo settore al Sud
ROMA (ITALPRESS) - Hanno terminato il ciclo di 5 moduli formativi, per un totale di 30 ore di lezione improntate al metodo del learning by doing (imparare facendo), i 28 innovatori sociali di "Percorsi di Innovazione Sociale", la Social Academy di Human Foundation sostenuta da Eni attraverso Joule, la sua scuola d'impresa. Conclusa a maggio la fase di formazione curata dallo staff di Human Foundation e da professionisti specializzati, si legge in una nota, le 28 organizzazioni iscritte potranno ora presentare un project work e tentare di entrare nella rosa dei 5 migliori progetti ad alto impatto sociale che accederanno, nei mesi di giugno e luglio, alla fase di accelerazione e capacity building, un percorso complessivo di 100 ore di accompagnamento volto a perfezionare il livello di dettaglio dei progetti per facilitare la loro fattibilità e realizzazione. Il percorso formativo, prosegue la nota, si è articolato nei seguenti moduli tematici: Analisi delle strategie e dei processi di cambiamento, Progettazione per proposte efficaci, Project management dell'impresa non profit, Monitoraggio e la valutazione degli impatti sociali, Fundraising, Partnership pubblico-private e l'impact investing.
L'approccio didattico del learning by doing ha alternato lezioni frontali, didattica partecipativa e testimonianze dirette. Ad animare la platea dei relatori di Percorsi di Innovazione Sociale 2023, tra gli altri, anche Agostino Riitano, Manager culturale, Direttore di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, già Direttore di Procida Capitale Italia della cultura 2022 e Project manager Supervisor di Matera 2019 Capitale Europea della cultura, esperto di Innovazione Sociale soprattutto nel Sud Italia, e Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria di San Giovanni a Teduccio, partner di Fondazione con il Sud e Legambiente Campania nel progetto di Comunità energetica e solidale di Napoli Est. Tra le organizzazioni ammesse a questa seconda edizione di "Percorsi di Innovazione Sociale" ci sono realtà provenienti da 9 regioni d'Italia (Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Abruzzo, Campania, Lazio, Umbria, Marche): ci sono i volontari della Etnos di Caltanissetta, in Sicilia, che si occupano del reinserimento lavorativo di donne vittime di violenza in progetti di agricoltura sociale e di sartoria upcycling, o i gamers pugliesi di Giga 2020, che promuovono il dialogo intergenerazionale e il contrasto alla povertà educativa attraverso il gioco e l' uso sano e consapevole delle nuove tecnologie, c'è la squadra dei Maestri di Strada di Napoli, educatori, psicologi e artisti impegnati contro la dispersione scolastica e la povertà educativa, e i volontari brindisini di CurioSementi che usano la lettura per creare connessioni tra spazi e quartieri e accendere la luce nelle periferie dove operano; i ragazzi e le ragazze di Zona Futura, che in Abruzzo gestiscono il centro di aggregazione Giovanile per rispondere al bisogno di socialità dei ragazzi dopo la pandemia di Covid-19, o il team multidisciplinare di APS Interazioni Urbane (Lazio) che ripensa gli spazi della città in un'ottica rigenerativa di partecipazione, inclusione e innovazione sociale. Nella rete di "Percorsi di Innovazione sociale 2023" entrano quest'anno anche alcune tra le più sostenibili e innovative start up di Joule, la scuola di Eni per l'impresa, impegnate nel processo di transizione verso un'economia circolare a partire da settori strategici come la gestione della digitalizzazione del ciclo di tracciamento dei rifiuti, l'allevamento estensivo sostenibile e l'agricoltura rigenerativa, o l'AI applicata alla raccolta dati e al monitoraggio dello stato di salute di boschi e piantagioni. Sia la fase di formazione che quella di accompagnamento e capacity building sono interamente gratuite per gli enti partecipanti. L'intero progetto è reso possibile grazie al sostegno di Eni, conclude la nota. (ITALPRESS). vbo/com 01-Giu-23 11:45 .