Raffaele La Regina smentisce il passo indietro dopo le polemiche su Israele. E Salvini corre nella sua Basilicata

ROMA - "Nessun passo indietro". Il segretario del Pd Basilicata, Raffaele La Regina, finito nella bufera dopo che sono riemersi suoi commenti social degli anni scorsi contro Israele, smentisce di voler ritirare la sua candidatura. "La vicenda si è chiusa con le mie scuse - scrive il giovane capolista dem su Twitter -, la destra vorrebbe tenerla aperta". La polemica era nata dalla pubblicazione di un articolo del quotidiano 'Il Giornale' che aveva suscitato, tra le altre, la reazione della Comunità Ebraica di Roma.La Regina, uno dei quattro capilista under 35 scelti da Letta per le elezioni politiche del 25 settembre, assicura: "Stiamo lavorando alla campagna elettorale con passione e determinazione.
Come detto dal Pd, giovani e Sud saranno il motore della crescita del Paese".Nessun passo indietro, stiamo lavorando alla campagna elettorale con passione e determinazione. La vicenda di ieri si è chiusa con le mie scuse, la destra vorrebbe tenerla aperta. Come detto al @pdnetwork, giovani e Sud saranno il motore della crescita del Paese. Andiamo avanti!— Raffaele La Regina (@RaffaeleLaRegin) August 20, 2022SALVINI SI CANDIDA IN BASILICATAAnche Matteo Salvini aveva commentato su Facebook il caso La Regina: "Aveva scritto, nel corso degli anni, più di un post delirante contro Israele. Frasi che hanno consentito a Raffaele La Regina di diventare una colonna del Pd in Basilicata e di correre per il Parlamento con l’applauso di Enrico Letta che lo aveva espressamente citato come esempio".Il leader della Lega, prima che arrivasse la smentita di La Regina, aveva aggiunto: "Nella notte, La Regina avrebbe fatto un passo indietro. Attendiamo la conferma di Letta: nel caso, meglio tardi che mai. Di certo, vanno ringraziati tutti coloro - soprattutto sui social - che hanno alzato la voce e si sono indignati". E aveva annunciato in un post scriptum al suo post: "Ho deciso che proprio nella splendida Basilicata avrò l’onore di essere capolista della Lega in Senato".