Orsa uccisa: Cai, 'condanna senza se e senza ma, serve equilibrio per coesistenza'
Milano, 2 set. (Adnkronos) - "Il Club alpino italiano non può che condannare senza se e senza ma un gesto come quello dell'uccisione dell'orsa Amarena. Siamo consapevoli della complessità del tema e che i territori montani possano vivere situazioni di criticità date dalla presenza dei grandi carnivori. È dunque necessario un serio dialogo tra le istituzioni per un percorso di coesistenza condiviso. Gesti simili non potranno certamente portare soluzioni utili, ma solo a un inaccettabile imbarbarimento dei conflitti". Lo afferma il presidente generale del Cai Antonio Montani dopo l'uccisione dell'orsa Amarena, colpita da una fucilata a San Benedetto dei Marsi, in provincia de L'Aquila.
"Per il Cai e il suo Gruppo Grandi Carnivori, l'unica strada percorribile per arrivare a una coesistenza tra uomo e grandi predatori è quella dell'equilibrio, volto alla conservazione di queste specie, accompagnata però da una corretta gestione delle criticità" si legge in una nota.
Il Gruppo Grandi Carnivori ribadisce l'importanza che gli animali selvatici restino tali, fondamentale quindi evitare di avvicinarsi, come se fossero un'attrazione. "Abituandoli a fidarsi delle persone - che purtroppo non sono tutte uguali, sensibili e rispettose - e a fonti alimentari inadeguate, li si espone maggiormente al pericolo di essere uccisi direttamente - come il caso in questione - o indirettamente, come nel caso del figlio di Amarena Juan Carrito".