Tiscali.it
SEGUICI

Draghi nomina tutti i viceministri in due mesi, Conte ci mise un anno. Spunta il gruppo degli Ecosolidali

Nel Conte bis i viceministri erano dieci, sei pentastellati e quattro piddini. Nel governo Draghi sono sei, molto più “spalmati”. due pentastellati, un leghista, una renziana, un piddino e un azzurro.

Massimiliano Lussanadi Massimiliano Lussana   
Draghi nomina tutti i viceministri in due mesi, Conte ci mise un anno. Spunta il gruppo degli...

Il dibattito sul confronto fra il secondo governo di Giuseppe Conte, quello giallorosso, e quello di salvezza nazionale di Mario Draghi, si concentra su moltissimi temi: c’è chi sottolinea la discontinuità nel numero somministrato di vaccini dopo l’arrivo del generale Paolo Figliuolo; chi apprezza la maggior disponibilità alle riaperture; chi ama il ritrovato garantismo di Marta Cartabia o la maggiore credibilità internazionale dell’esecutivo. E, al contrario, in Paese e in Parlamento – soprattutto nelle maggioranze dei gruppi pentastellati, del Pd e di Leu, oltre che ovviamente nei gruppi Misti dove Conte aveva un seguito notevolissimo – sono moltissimi i nostalgici del Conte bis.

Alcuni, addirittura, cambiano gruppo parlamentare pur restando nella stessa area: ad esempio Maurizio Buccarella, senatore eletto in Puglia con i Cinque Stelle, mai entrato nel gruppo pentastellato per le vicende delle rendicontazioni della scorsa legislatura, poi rimasto a lungo nel Misto senza ulteriori aggiunte, quindi andato con gli italiani all’estero del MAIE sempre nel Misto, poi approdato agli Europeisti che erano i “responsabili” di Conte e oggi approdato nella nuova componente del Misto che sostituisce Liberi e Uguali e si chiama “Liberi e Uguali- Ecosolidali” che ha perso per strada le due senatrici ex pentastellate Elena Fattori e Paola Nugnes, che sono all’opposizione con Sinistra Italiana, e a cui aderiscono invece Loredana De Petris, Vasco Errani, Francesco Laforgia, Pietro Grasso, Sandro Ruotolo e, per l’appunto, Buccarella.

 Ma – al di à di tutte queste osservazioni - c’è un altro settore in cui quella del governo Draghi è una rivoluzione copernicana rispetto al secondo esecutivo di Conte, ed è il magico mondo dei viceministri, la figura introdotta nel 2001 dal secondo governo Berlusconi, una sorta di sottosegretario di lusso. Nel Conte bis i viceministri erano dieci, sei pentastellati e quattro piddini. Nel governo Draghi sono sei, molto più “spalmati”: due pentastellati, un leghista, una renziana, un piddino e un azzurro. Ma il punto non sono le nomine o la coloritura delle stesse, ma la tempistica con cui i viceministri sono diventati tali.

Insomma, per vedere concluse le nomine dei viceministri annunciati al momento di sciogliere la riserva al Quirinale da parte di Conte, sono passati addirittura 363 giorni, record storico: i due vice di Roberto Gualtieri all’Economia, la pentastellata Laura Castelli e il piddino Antonio Misiani, videro il decreto che li nominava ufficialmente (dopo esserlo stati ovviamente di fatto dall’inizio) solo il 3 settembre 2020. Ancora due giorni e avrebbero festeggiato il compleanno da “viceministri in pectore”.

E non è che agli altri otto fosse andata molto meglio: la prima lettera di Conte ai presidenti delle Camere per annunciare le nomine dei suoi viceministri fu il 14 agosto, mentre tutti pensavano al Ferragosto e ai gavettoni, nelle settimane libere dall’incubo Covid: un piddino, Matteo Mauri, al ministero dell’Interno e quattro pentastellati: uno al Viminale pure lui, il reggente del MoVimento Vito Crimi; il medico, apprezzato da tutti in Parlamento, Pierpaolo Sileri alla Salute; il dottor sottile delle nomine pentastellate Stefano Buffagni al Ministero dello Sviluppo Economico, dove fece un ottimo tandem con il ministro Stefano Patuanelli e Giovanni Carlo Cancelleri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Alcuni di loro come Cancelleri, rimasto al MIT che nel frattempo però si chiama MIMS, sono restati come sottosegretari o anche come Sileri, che è “solo” sottosegretario alla Salute in questo governo, sempre vice di Speranza ma non viceministro. Ma Sileri è uno che lavora tanto e bene, uno dei migliori in assoluto nella squadra pentastellata, senza talebanismi, e sta lavorando bene insieme all’altro sottosegretario alla Salute, il leader di Liguria Popolare Andrea Costa, entrato al governo in rappresentanza di Noi con l’Italia di Maurizio Lupi, certamente il meno famoso fra tutti i membri della squadra di Draghi, con in curriculum solo i mandati come sindaco di Beverino, paesino spezzino dove è amatissimo, e consigliere regionale della Liguria.

Dopo i primi cinque viceministri, toccò a una pentastellata, Claudia Del Re, e una piddina, Marina Sereni, alla Farnesina accanto a Luigi Di Maio, furono nominati il 25 agosto 2020 e sempre lo stesso giorno toccò alla Vice Ministro più affascinante e glamour, oltre che una delle più capaci dell’intero esecutivo Conte bis, la piddina Anna Ascani. Insomma, Conte ci mise un anno a nominare i suoi dieci viceministri.

Quello di Draghi è un altro passo anche in questa storia perché in questo caso il giuramento è del 13 febbraio di quest’anno, l’annuncio del completamento della squadra di governo con i 39 fra viceministri e sottosegretari (40 con Valentina Vezzali allo Sport arrivata dopo) è di 11 giorni dopo e le nomine sono state completate già in questi giorni, dopo soli due mesi e mezzo, con la lettura da parte del vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’italia, che ha scandito il testo di una lettera di Draghi: “Comunico che, in data 30 aprile 2021, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha inviato al Presidente della Camera la seguente lettera:

“Onorevole Presidente, informo la Signoria Vostra che, con decreti del Presidente della Repubblica in data odierna, adottati su mia proposta, previa approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 10, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, della delega di funzioni conferita dal Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, è stato attribuito il titolo di Vice Ministro ai sottosegretari di Stato presso il medesimo Dicastero, senatrice Teresa Bellanova e onorevole Alessandro Morelli. Firmato: Mario Draghi”.

Il 15 aprile Draghi aveva mandato una lettera analoga per annunciare che per il Ministero dello sviluppo economico è stato attribuito “il titolo di Vice Ministro ai Sottosegretari di Stato presso il medesimo Dicastero Gilberto Pichetto Fratin e Alessandra Todde”. Pochi giorni prima era toccato a Laura Castelli, pentastellata confermata nel ruolo di viceministro al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

E ancora prima, il primo aprile, a un solo mese dal giuramento dei sottosegretari e a un mese e mezzo dal giuramento del governo, era toccato  alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica, che faceva seguito alla decisione del Consiglio dei ministri di qualche giorno prima, che nominava la piddina Marina Sereni, anche in questo caso confermata viceministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Con Conte quasi un anno, con Draghi poco più di un mese.

Almeno sui viceministri, non c’è partita.

Massimiliano Lussanadi Massimiliano Lussana   
I più recenti
L'amico di Ramy: La macchina dei carabinieri ci ha spinto da dietro. Nessun alt e non ho perso io...
L'amico di Ramy: La macchina dei carabinieri ci ha spinto da dietro. Nessun alt e non ho perso io...
Aggressione shock a Torino, colpito con calci e pugni in pieno giorno mentre va a fare la spesa: il...
Aggressione shock a Torino, colpito con calci e pugni in pieno giorno mentre va a fare la spesa: il...
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...