Verso le Europee, comincia l'Olanda il 6 giugno. L'età di elettori e candidati, lo spoglio e gli exit poll: tutto quello che c'è da sapere
Con i suoi 450 milioni di elettori, sono l'evento più popoloso dopo le elezioni indiane. In Italia e Repubblica Ceca si vota l'8 e il 9, mentre l'Estonia è l'unico Stato che ammette il voto elettronico
Dalle urne del 6, 7, 8 e 9 giugno (in Italia solo queste ultime due date) uscirà la composizione dell'Europarlamento, unico organo dell'Ue eletto direttamente dai cittadini. L'assemblea, attualmente presiduta dalla maltese Roberta Metzola, esponente di punta del Ppe succeduta all'italiano David Sassoli, morto durante il mandato per un male incurabile, sarà alla sua X legislatura. Le elezioni europee rappresentano il secondo evento elettorale più popoloso del mondo, dopo quello federale dell'India. Saranno infatti 450 milioni i cittadini aventi diritto al voto a cui è demandato il compioto di scegliere quello che sarà il futuro dell'Unione.
Si comincia giovedì 6 in Olanda
I primi a recarsi alle urne saranno gli olandesi: i seggi dei Paesi Bassi apriranno i battenti giovedì 6 giugno mentre venerdì 7 mattina apriranno i seggi in Irlanda e Repubblica Ceca. Sabato 8 toccherà agli elettori di Lettonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Malta e Italia. Il Bel Paese e la Repubblica Ceca saranno gli unici due Stati Ue a far votare i cittadini su due giornate diverse. Il vero election day sarà però domenica 9, quando gli altri 20 Stati membri andranno al voto portando alle urne più di due terzi dell'elettorato Ue.
Lo spoglio dei voti
Lo spoglio dei voti sarà contemporaneo e inizierà con la pubblicazione delle prime stime nazionali alle 18.15 di domenica e culminerà con le prime proiezioni continentali sulla futura composizione dell'Eurocamera previste per le 20.15 di domenica sera. Da lì partirà una maratona notturna europea: nell'emiciclo dell'Eurocamera di Bruxelles lo staff del Pe aggiornerà via via i risultati provenienti da tutti gli Stati membri. Fino all'alba di lunedì 10, quando l'Ue si sveglierà con un'idea di quale messaggio gli elettori avranno depositato nelle urne e quali maggioranze potranno prendere forma tra i 720 nuovi eletti.
La galassia degli aventi diritto al voto
Le regole del voto cambiano da Paese a Paese, così come l'età dei votanti e dei candidati. Una particolarità di tre Stati, Belgio, Bulgaria e Grecia è che recarsi alle urne è obbligatorio per legge, mentre in Paesi come l'Italia il voto resta un diritto dovere. L'Estonia è l'unica a consentire il voto elettronico, mentre in Austria, Belgio, Malta e Germania si potrà votare a partire da 16 anni e dai 17 in Grecia. In tutti gli altri Stati, compresa l'Italia, l'età richiesta è 18 anni.
Anche l'età dei candidati può variare a seconda del Paese: almeno 25 anni in Grecia e in Italia, almeno 23 in Romania, 21 in Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Lituania Polonia, Slovacchia e Cipro. In tutti gli altri la soglia minima è 18 anni di età.