Tiscali.it
SEGUICI

Umbria ed Emilia Romagna, mini test per la salute del governo ma soprattutto per il futuro di Elly Schlein

Il voto in Emilia Romagna e Umbria potrebbe cambiare gli equilibri politici, tra ipotesi di rimpasto e rischi di crisi per l'opposizione

Giuseppe Alberto Falcidi Giuseppe Alberto Falci   
Foto Ansa
Foto Ansa

Nel tardo pomeriggio di lunedì Giorgia Meloni ed Elly Schlein tireranno le somme. Il risultato del doppio voto in Emilia Romagna, storica regione rossa, e in Umbria farà pendere la bilancia o da una parte o dall’altra. Sarà un test per il governo e per l’opposizione? Forse, chissà. Di sicuro fra 48 ore l'inquilina di Palazzo Chigi e la segretaria del Pd si siederanno a un tavolo con i rispettivi staff e analizzeranno il responso delle urne. 

Nel complesso si può semplificare affermando che la posta in gioco è molto diversa. Perché Schlein rischia più di Meloni. In Transatlantico c’è chi minimizza sostenendo che «in Italia l’ultima delle elezioni di condomino viene politicizzata». Altri invece ritengono che il tornante elettorale abbia un peso specifico nelle dinamiche di coalizione. Perché ci sono tanti fronti aperti: la manovra di bilancio, il caso Fitto, lo scontro con la magistratura sui migranti. I sondaggisti a poche ore dal voto affermano che la partita dovrebbe concludersi con un pareggio. Tradotto, la sinistra dovrebbe conquistare quasi sicuramente l’Emilia-Romagna, mentre in Umbria il match è più aperto e il centrodestra appare leggermente favorito. Insomma, sarà quest’ultima sfida ad impattare maggiormente sulle due coalizioni.

In Umbria la governatrice uscente è la leghista Donatella Tesei. Da qui l’iper attivismo di Salvini che si sta spendendo in lungo e in largo. Solo nella giornata conclusiva della campagna elettorale il vicepremier leghista è stato avvistato a Nardi, Penne in Teverina, Giove, Orvieto, Porano. Salvini, ringalluzzito dal risultato di Donald Trump, sta giocando tutte le fiches consapevole che non può permettersi un risultato differente dalla vittoria. Allo stesso tempo anche Meloni deve sperare che la leghista massimizzi i consensi. Vincere l’Umbria per l’inquilina di Palazzo Chigi significherebbe inviare un messaggio molto chiaro all’esterno del tipo: la luna di miele con l’esecutivo continua e chissà per quanto tempo ancora.

Fino a due mesi fa il trittico elettorale Liguria, Emilia Romagna e Umbria sembrava potesse consegnare una sconfitta sonora per il centrodestra. La war room di via della Scrofa temeva un netto a tre a zero a favore di Schlein &Co. La vittoria in Liguria ha ridato fiato alla maggioranza di governo, nonostante l’inchiesta giudiziaria che ha travolto la giunta uscente di centrodestra. Meloni oggi è rinfrancata dai sondaggi che fotografano la coalizione in salute e Fratelli d’Italia attorno al 29%. In Umbria la partita resta aperta e sembra essere lievemente in vantaggio l’uscente leghista Donatella Tesei. Ecco perché il risultato di 2 a 1  per il centrodestra - se si aggiunge la precedente vittoria in Liguria - appare il più probabile. Scenario che potrebbe aprire le porte di un rimpasto.

Rafforzata dal responso elettorale e da una situazione all’interno della coalizione in cui Fratelli d’Italia primeggia con largo margine Meloni potrebbe bussare alla porta dei vicepremier Salvini e Tajani proponendogli una sorta di verifica dopo due anni di governo. Ci sono in ballo le deleghe di Raffaele Fitto - in attesa che l’ex ministro agli Affari europei diventi a tutti gli effetti vicepresidente della commissione di Bruxelles - e potrebbero riaprirsi una serie di caselle, come quella della ministra del Turismo Daniela Santanché. In questo contesto avrà un peso l’esito del risultato in Emilia Romagna. Da quelle parti la coalizione di Meloni, Salvini e Tajani non ha mai vinto ed è quasi scontata la sconfitta anche questa volta. Se però per miracolo dovesse espugnarla sarebbe un trionfo clamoroso. Fatta questa premessa, sull’E-R sarà interessante il gap tra il centrodestra e il centrosinistra. Se dovesse essere inferiore a dieci punti sarebbe già un ottimo risultato per la coalizione di Meloni, Salvini e Tajani.

Dall’altra Elly Schlein non può contemplare una sconfitta in Emilia Romagna, pena un terremoto inimmaginabile. Non a caso Schlein ha girato palmo a palmo l’E-R, essendo figlia adottiva della Regione, nel capoluogo di regione ha frequentato l’università e lì ha cominciato a fare politica fino all’esperienza da vicepresidente della Regione. Una sconfitta nella regione rossa per antonomasia potrebbe aprire scenari fin qui impensabili. Ma va detto che anche una sconfitta in Umbria potrebbe complicare il cammino della segretaria del Pd. A quel punto se non è un processo potrebbe diventare una mezza crisi d’inverno. Dunque Schlein rischia di più.

Giuseppe Alberto Falcidi Giuseppe Alberto Falci   
I più recenti
Presidente del Consiglio della Campania Oliviero escluso dal Pd
Presidente del Consiglio della Campania Oliviero escluso dal Pd
Meloni: non litigo con Tajani e Salvini, il Governo non cadrà
Meloni: non litigo con Tajani e Salvini, il Governo non cadrà
Italia - Argentina, Clarin: Milei accetta invito Meloni ad Atreju
Italia - Argentina, Clarin: Milei accetta invito Meloni ad Atreju
Sciopero, Meloni: Landini ha deboli argomenti e deboli risultati
Sciopero, Meloni: Landini ha deboli argomenti e deboli risultati
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...