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La Camera respinge la mozione di sfiducia e salva Santanchè: "Rifletterò sulle dimissioni ma sola, senza ricatti"

A Montecitorio la replica della titolare del Turismo alla mozione presentata da M5s-Pd-Avs dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio. La ministra: "Ergastolo mediatico. Prendo dalla mia famiglia la forza per non impazzire"

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Terza prova di forza per Daniela Santanchè che ancora una volta si è dovuta deve presentare alla Camera dove è stata depositata una mozione di sfiducia da parte del M5S. Anche questa volta, però, la Camera salva la ministra: la mozione di sfiducia alla ministra è stata respinta: voti contrari sono stati 206, i si 134 e 1 astenuto.

Sui tabulati voto di Pozzolo contro Santanché ma lui non c'è

Piccolo giallo a Montecitorio sull'esito del voto: dal tabellone dell'Aula e dai tabulati tra i "sì" risulta infatti anche quello di Emanuele Pozzolo, deputato di Fdi al momento sospeso dal partito dopo la vicenda dello sparo nella notte di Capodanno, per cui si è aperto stamattina il processo a Biella. "Non posso avere votato né sì né no perché non sono a Roma oggi, sono a casa", dice però il deputato. E la sua assenza era stata in effetti verificata dagli assistenti in Aula come si sente in sottofondo ("Pozzolo assente") rivedendo la diretta della seduta. Effettuate alcune verifiche gli uffici di Montecitorio confermano che si è trattato di un "errore di registrazione del voto" che "comunque non altera l'esito finale della votazione che rimane valida. Se ne terrà conto - viene spiegato nel resoconto finale".

La versione Santanchè

La ministra del Turismo si era presentata in Aula nel pomeriggio dando la sua versione dei fatti, come già fatto nelle altre occasioni. "Mi trovo oggi a rispondere per la seconda volta a una mozione di sfiducia nei miei confronti anche se ha per oggetto fatti – da accertare – antecedenti al mio giuramento", ha detto la ministra iniziando il suo intervento. Poi ha aggiunto: "Io non mi sento sola, anzi: ringrazio i tanti colleghi che sono con me e non mi sento sola neanche in Italia perché nella battaglia del garantismo ci sono la maggioranza degli italiani".

"A breve nuova udienza, rifletterò sulle dimissioni"

"A breve ci sarà un'altra udienza preliminare e sottolineo che le cose certo non sono andate come alcuni raccontano, ma aspettiamo, perché fino adesso abbiamo solo sentito l'accusa, è certo che in quell'occasione - assicura - farò una riflessione, perché è giusto che io la faccia, per poter anche valutare delle mie dimissioni, ma vi dico una cosa, lo farò da sola, lo farò solo con me stessa". "Non avrò - assicura Santanchè - nessun tipo di pressione, di costrizione o di paventati ricatti, sarò guidata solo dal rispetto per il mio presidente del Consiglio, per l'intero governo, per la maggioranza, ma soprattutto per l'amore che ho per il mio partito, Fratelli d'Italia, dove certo io non vorrò mai diventare un problema, ma vorrei continuare ad essere una risorsa".

L'accusa alle opposizioni: "Voi combattete la ricchezza"

In un altro passaggio dell'intervento, la ministra ha accusato le opposizioni - che infatti hanno reagito rumorosamente - di essere "un emblema", "lo rappresento plasticamente, di tutto ciò che detestate, un preconcetto: voi non volete combattere la povertà volete combattare la ricchezza. Io sono l'emblema, il male assoluto" e "sono quella che porta i tacchi da 12 centimetri, quella del Twiga e Billionaire: il mio numero di telefono ed io sono la stessa persona, quel numero che anche voi avete chiamato... e mi fermo quà, perché sono una signora", ha aggiunto Santanchè. Sul suo capo pesa il processo per falso in bilancio per la sua società Visibilia e il possibile rinvio a giudizio - atteso per maggio - per il ben più grave reato di truffa ai danni dell'Inps, per aver fatto lavorare i dipendenti - è l'accusa - durante la cassa Covid a zero ore.

"Borse? Nulla da nascondere"

"Guardate che io non ho nessun problema, sì ho una collezione di borse, mio padre diceva che si ruba solo quello che si nasconde e io non ho nulla da nascondere. Io sono la prima e la più lucida a capire che per voi io sono l'emblema di ciò che detestate, lo rappresento plasticamente. Per un concetto che magari è solo il mio, che voi non volete combattere la povertà, volete combattere la ricchezza". Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanché, nel suo intervento alla Camera per il voto sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti.

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"Io ho riportato al centro dell'economia il turismo"

"Sono contenta di aver riportato al centro dell'economia il turismo. Abbiamo cambiato il paradigma, sosteniamo che l'Italia è qualità e non quantità. Abbiamo messo 400 milioni sulla montagna, abbiamo redatto il piano strategico del turismo, per avere una visione". Rivendica la ministra.

"Vergogna dire che ho mani sporche di sangue"

"Non voglio neppure citare invece chi ha affermato che le mie mani sono sporche di sangue, è una cosa - scandisce - che non fa vergogna a me ma a chi ha pronunciato questa accusa, che mostra, nella sua grandezza, una grettezza e una cattiveria umana che alcuni avversari sono disposti ad usare ma certo non nei confronti dei loro colleghi".

"Su caso Inps mio coinvolgimento solo a tutela posti lavoro"

Sull'Inps "per quanto riguarda il fascicolo per le false comunicazioni societarie, è bene premettere che non mi vengono contestate falsità di natura materiale, ma esclusivamente delle poste che sono state oggetto di valutazione perché, come sapete, la società è una società quotata in borsa - rileva Santanchè - . Le valutazioni che oggi la Procura della Repubblica di Milano ritiene eccessivamente ottimistiche sono sempre state supportate da apposite verifiche effettuate da terzi indipendenti e sono sempre state avallate sia dal collegio sindacale che dalla società di revisione".

"La medesima Procura della Repubblica di Milano nell'ambito di un diverso procedimento, analizzando proprio le stesse voci, era giunta a conclusioni diametralmente opposte sostenendo che quelle valutazioni che oggi sono ritenute eccessivamente ottimistiche fossero in realtà del tutto ragionevoli", dice ancora Santanchè.

"Con riferimento al cosiddetto fascicolo per la cassa integrazione Covid, il mio coinvolgimento nella vicenda si è limitato a decidere, come credo e hanno fatto praticamente quasi la totalità delle aziende italiane, di accedere a tale beneficio a tutela della salvaguardia dei posti di lavoro, ma non toccherà a me né a questo Parlamento, ho fiducia nel Parlamento e vedremo il proseguo", aggiunge.

"Intendo difendermi nel processo, non scapperò"

Nel suo intervento, più volte la ministra ribadisce la fiducia nei giudici: "Io non scapperò - assicura - io intendo difendermi nel processo". Poi aggiunge: "Per nascondere il vostro giustizialismo parlate di opportunità, ma la storia recente non ci ha insegnato nulla? Ministri, presidenti di Regione, sindaci, consiglieri regionali e deputati che si sono dimessi per questa tanto conclamata opportunità che contraddice il garantismo istituzionale". "Vorrei ricordare i ministri Lupi, Mastella, De Girolamo che si sono dimessi e poi sono stati assolti per non aver commesso il fatto", conclude.

"Conflitto interesse per mia competenza? Fa ridere detto da M5S..."

Quindi la ministra attacca frontalmente i 5 Stelle rivolgendosi alla deputata Vittoria Baldino. "Baldino, lei mi accusa di conflitto d'interesse per la mia competenza avendo operato in passato nell'ambito turistico. E' vero. Ebbene, detto da chi ha fatto della incompetenza e non del merito una squadra di governo, mi fa un po' sorridere. Io credo nel merito e nella competenza e non credo che essere competenti sia una colpa".

 

 

 

 

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