Ascolto e conforto per i dipendenti: Tajani nomina un prete alla Farnesina. L'ironia della Cgil: "Arriveranno anche gli aruspici?"
Don Malizia è un cappellano militare nominato "consigliere del ministro" ma con il compito di portare "favorire la promozione dei valori di solidarietà, rispetto e dialogo". Il sindacato in una nota: "Chiedevamo risorse per i dipendenti e ci danno un prete?"

Da qualche tempo alla Farnesina c'è un dipendente un po' particolare. Assunto da Antonio Tajani in persona, don Marco Malizia, avrà il compito di portare ascolto e conforto ai dipendenti, dall'alto della sua carica di "consigliere ecclesiastico del ministro degli Esteri". Scrive Bechis sul Messaggero che don Malizia è il primo cappellano a varcare la soglia della Farnesina con questo compito quanto meno inusuale.
C'è da dire che non si tratta di un prete qualunque, perché don Malizia è un cappellano militare, canonico della basilica del Pantheon, che si occupa dei cristiani perseguitati, una questione molto cara al segretario di Forza Italia. Alle sue competenze in tema di politica estera, soprattutto su quei luoghi dove vigono conflitti interreligiosi che coinvolgono anche le comunità cristiane, però ha aggiunto un compito "delicato", ovvero "favorire la promozione dei valori di solidarietà, rispetto e dialogo, attraverso l’ascolto e il conforto per tutti i dipendenti, a prescindere dal proprio credo".
La nota della Cgil: "Adesso arriveranno gli aruspici?"
Non è chiaro se saranno istituiti degli incontri o se il prete si metterà semplicemente a disposizione. Quel che è certo è che il sindacato non la prende bene. La Cgil in particolare che aveva chiesto aumenti e risorse per i dipendenti e invece si ritrova davanti la nomina di un cappellano. "Leggiamo con un certo stupore uno strillo intranet che annuncia che il ministero, forse fraintendendo la nostra richiesta, si è ora dotato di un cappellano che, assicurano le alte sfere dell’amministrazione, sarà pronto a prestare il suo orecchio benevolo e il suo cuore alle anime smarrite che si aggirano per i corridoi della Farnesina", è scritto in un volantino scritto dalle Rsu degli uffici ministeriali.
L'ironia diventa strumento di critica sindacale: "Attendiamo con ansia la nomina di aruspici (i sacerdoti che nell’antichità si occupavano di esaminare le viscere delle persone sacrificate agli dei, ndr) e àuguri (interpreti del volere divino, ndr) così da poter continuare il nostro viaggio nel 21esimo secolo con fiducia inalterata nelle 'meravigliose sorti e progressive' del genere umano".