Sugar tax, nessun rinvio nel milleproroghe. Gli effetti sui prezzi delle bevande analcoliche
il ricarico verrà scaricato sui consumatori che dovrebbero così farsi carico dell’aumento

Nel milleproroghe non ci sarà un altro rinvio della sugar tax, che dunque è destinata a entrare in vigore l’1 luglio 2025. La tassa colpisce, tutte le bevande analcoliche addizionate di zuccheri: cole, aranciate, limonate, cedrate, succhi di frutta, the e soft drink. Ma anche le acque, le bevande derivate dai cereali e il latte nel caso questi prodotti vengano addizionati con lo zucchero.
Che cosa è la sugar tax
Ma di cosa si tratta? Introdotta nel 2020 dal governo Conte 2 per limitare il consumo di bevande analcoliche edulcorate e contrastare così l’obesità e le altre problematiche legate al consumo eccessivo di zuccheri. In concreto, si tratta di una imposta sul consumo che si applica nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti, e di 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.
Gli effetti sui prezzi
Secondo le imprese del settore, l’introduzione della sugar tax comporta un aumento del 28% sulla fiscalità che grava su questo tipo di prodotti. Un ricarico che verrebbe in buona parte scaricato sui consumatori che dovrebbero così farsi carico di un aumento nell’ordine del 25% dei prezzi della varie bevande.
I prossimi appuntamenti
Secondo le stime, il gettito annuale della sugar tax supera i 600 milioni di euro. Il ministro Ciriani nel chiedere a Forza Italia e Lega di ritirare i loro emendamenti mercoledì a nome del governo e del Mef si è impegnato ad affrontare di nuovo la questione entro qualche mese. Impegno accolto "con favore" dal presidente di Assobibe Giangiacomo Pierini che però ha confermato tutta la sua contrarietà "a questa inutile follia. Le aziende – ha poi aggiunto - hanno bisogno di risposte adesso perché il tempo è quasi scaduto".
La posizione di Federalimentare
“Federalimentare esprime profonda amarezza per il parere negativo espresso dal Mef e dalla Ragioneria dello Stato agli emendamenti presentati in Commissione Affari costituzionali del Senato sul rinvio della sugar tax. Nonostante ci fosse la volontà politica al rinvio della tassa e nonostante si fosse trovata una concorde trasversalità da parte dei gruppi parlamentari di posticipare al 2026 l’introduzione della sugar tax, purtroppo questa speranza è venuta meno”, ha dichiarato in una nota il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarin.