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Stellantis, accordo su Trasnova: ritirati i licenziamenti. Il 17 dicembre l'azienda presenterà il piano di rilancio: "Non abbandoneremo l'Italia"

La proroga riguarderebbe anche le aziende di subappalto Logitech, Teknoservice e Csa per cui viene garantita la prosecuzione dell'attività in totale per circa 300 lavoratori

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Combo con Foto Ansa

Stellantis si è impegnata alla proroga del contratto di fornitura per un anno con Trasnova, che quindi revoca i 97 licenziamenti. È l'accordo raggiunto al tavolo al Mimit, secondo quanto si apprende. La proroga riguarderebbe anche le aziende di subappalto Logitech, Teknoservice e Csa per cui viene garantita la prosecuzione dell'attività in totale per circa 300 lavoratori. Trasnova, sempre a quanto si apprende, nei prossimi 12 mesi dovrà trovare comunque una soluzione per i propri lavoratori diversificando le attività e utilizzando gli strumenti di legge previsti dalle situazioni di crisi. 

Il piano Stellantis per l'Italia

Il 17 dicembre verrà portato al tavolo del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. "Sarà concreto, su ogni fabbrica. Lo sto mettendo a punto per dare una risposta al ministro Urso ed essere molto chiaro. Non ci saranno promesse non mantenute", spiega Jean Philippe Imparato, responsabile per l'Europa n un'intervista ieri al TG1. "Quello che dirò al tavolo al Mimit sarà basato su modelli e motori che arrivano. Massima concretezza", aggiunge il manager che, dopo l'uscita di Carlos Tavares, ha assunto un ruolo di primo piano all'interno del gruppo.

Mirafiori

"Ho visto le cifre. A Urso il 17 dicembre confermerò che l'Italia sarà il secondo mercato europeo nel 2029, non chiuderemo nessuno stabilimento e ognuno avrà un piano prodotti. Stellantis non abbandonerà l'Italia, lo faremo vedere a tutti la prossima settimana", ha spiegato Imparato, rassicurando anche sul futuro di Mirafiori. "Il piano per Mirafiori si sta consolidando. Non molliamo Mirafiori. non molliamo Torino. Mirafiori c'è e ci sarà. In questo momento stiamo sviluppando la 500 ibrida che arriverà il più presto possibile, a novembre del 2025. Arriveremo a produrre 100.000 vetture all'anno. Stiamo già preparando la nuova 500 elettrica che guarda al 2032-2033. Quindi non c'è dubbio: Mirafiori avrà lavoro". Il manager ricorda che sono state assegnate a Torino anche la sede dei veicoli commerciali Pro One e quella di Stellantis Europa.

L'indotto continua a perdere colpi e a dare segnali di crisi

La multinazionale giapponese Yazaki, azienda dell'indotto auto, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 52 lavoratori su 75 della sede di Grugliasco (Torino) a causa soprattutto della drastica riduzione degli ordini della Maserati la cui produzione a Mirafiori è praticamente ferma. Mercoledì 11 dicembre si terrà un incontro tra azienda e sindacati a Torino. Imparato propone un patto tra Stellantis e la componentistica "per affrontare insieme la transizione elettrica non come un incubo ma come un'opportunità. Sono sicuro che lo possiamo fare e questo farà parte delle proposte che faremo la settimana prossima al tavolo del Mimit".

Schlein: "Buona notizia, ma la battaglia non si ferma"

"L'accordo con Stellantis e il conseguente ritiro dei licenziamenti di Trasnova è una buona notizia: per ora sono salvi circa 400 posti di lavoro. Il Pd, dal primo giorno, è stato insieme a queste lavoratrici e a questi lavoratori ai presidi davanti ai cancelli di Pomigliano D'Arco. Venerdì scorso eravamo con loro quando è arrivata la lettera di licenziamento per 97 dipendenti. Oggi siamo stati con loro al tavolo di crisi al Mimit e saremo con loro anche nelle prossime settimane, perché questa battaglia non si ferma". Lo dichiara in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein. "Soprattutto in vista del 17 dicembre, quando sempre al Mimit il tavolo con Stellantis dovrà chiarire gli impegni dell'azienda, attraverso un piano industriale che possa rilanciare le loro attività nel nostro Paese. Inoltre continuiamo a chiedere che il governo torni sui propri passi rispetto alla decisione di eliminare i 4,6 miliardi del fondo per l'automotive, cruciale per salvaguardare questo settore strategico per l'Italia".

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