La Lega all'assalto delle Soprintendenze: "Via i pareri vincolanti, decidano i Comuni". Giuli: "Ritirate l'emendamento"
Lo scontro tutto interno alla maggioranza va in scena in Commissione Cultura. Salvini non arrestra, il titolare del Mic dà parere negativo e promette battaglia. Le opposizioni: "Con la scusa della semplificazione vogliono dare mano libera alle speculazioni private"

Forse galvanizzata dal risultato possibile del Salva-Milano che, appoggiato anche da parti dell'opposizione, sanerà irregolarità edilizie realizzate nel capoluogo lombardo, la Lega va all'assalto delle Soprintendenze. Un emendamento al Dl che è all'esame della Commissione Cultura, presentato dal vicepresidente di un altro "parlamentino", quello per la Semplificazione, e componente della commissione Ambiente e Lavori pubblici, il leghista Gianangelo Bof, dà concretezza a questo tentativo di mettere le mani su uno degli ultimi bastioni di difesa contro la pressante richiesta di deregulation. Il testo di modifica nella sostanza abbatte il parere vincolante delle Soprintendenze Archeologia, Belle arti e Paesaggio presente per tutte le procedure che riguardano opere ricadenti in aree con un qualunque vincolo paesaggistico, che sia ambientale o archeologico.
Una potenziale mannaia sulla tutela del nostro immenso patrimonio culturale che però non sembra piacere al ministro competente, Alessandro Giuli, che a svuotare del loro delicato ruolo le Soprintendenze, cedendo parte delle competenze ai comuni, proprio non ci sta. Ed è qui che si innesca un nuovo fronte in seno alla maggioranza tra Fratelli d'Italia e La Lega.
In sostanza, oggi questi uffici periferici sono il principale strumento del ministero della Cultura ed entrano nel merito di tutte le opere piubbiche o private, quali strade, posa di condotte, centrali eoliche o fotovoltaiche, ma anche cartelli pubblicitari nei pressi dei monumenti: competenze di tutela vaste con pareri che spesso sono vincolanti. E che, sotto questo aspetto, rappresentano un ostacolo per le mire speculative dei privati spesso favoriti da amministrazioni distratte o complici.
"Più semplificazione e meno burocrazia, seguendo la linea del Salva-Casa", scrive il leghista sul suo profilo X sweguendo un disegno di affidamento delle competenze sulla valutazione urbanistiche e paesaggistiche che non riguardano i grandi monumenti ai comuni.
🔴 PROPOSTA DELLA LEGA: STOP AL PARERE VINCOLANTE DELLE SOPRINTENDENZE
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 29, 2025
Più semplificazione e meno burocrazia, seguendo la linea del Salva-Casa: nel Dl Cultura, la Lega vuole inserire una norma per chiarire i compiti delle Soprintendenze.
L’obiettivo è liberare gli uffici dalle… pic.twitter.com/yxuGvLQ0Xs
Giuli: "No a ogni ipotesi di ridimensionare il ruolo delle Soprintendenze"
Ma l'opposizione più netta arriva proprio dal titolare della Cultura. Giuli esprime pare negativo e chiede alla Lega di ritirare l'emendamento. La risposta è negativa. La Lega dichiara di voler andare avanti con "la sburocratizzazione", conferma l'emendamento e rilancia: "Presenteremo una proposta di legge ad hoc" che ridimensioni il ruolo delle Soprintendenze. "Su richeista di migliaia di cittadini, imprenditori e associazioni la Lega intende proseguire la battaglia per sburocratizzare", scrivono fonti del Carroccio.
Sul tavolo della commissione Cultura ci sarebbe, secondo fonti di Fdi riportate dall'Ansa, anche un testo presentato dal ministero compreso nel "Piano Olivetti per la Cultura", nel quale si prevede di "coordinare e monitorare l'attività delle Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio, assicurando l'uniforme esercizio delle funzioni di tutela, con particolare riferimento alle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale o di qualificato interesse territoriale, assicurando, altresì, il dialogo con le comunità locali, anche individuando eventuali fattispecie per le quali prevedere il carattere obbligatorio ma non vincolante del parere delle Soprintendenze". Ma questo come detto avveniva prima della presentazione del testo di Bof, a seguito del quale il ministro Giuli ha fatto sapere di non accettare qualunque ipotesi di modifica contenente la dicitura "parere obbligatorio ma non vincolante delle Soprintendenze".
Insomma, lo scontro sulle Sorpintendenze è ancora aperto e si attende che la Commissione Cultura trovi la quadra. Una nuova adunata è prevista per oggi. Il testo, secondo le previsioni, dovrebbe essere lincenzoiato entro oggi: lunedì è infatti calendarizzato alla Camera l'esame del testo finale.
L'attacco dell'opposizione: "Si rischia di devastare il patrimonio storico e paesaggistico"
A saltare sui banchi è anche l'opposizione che accusa apertamente la Lega di mettere in atto "un colpo di mano inaccettabile che rischia di devastare il nostro patrimonio storico e paesaggistico". All'indice è messo il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che dalle sue pagine social rivendica l'iniziativa."Con la scusa di 'semplificare', si toglie alle soprintendenze il potere di intervenire in casi cruciali, lasciando il nostro patrimonio artistico e paesaggistico esposto a speculazioni e interessi privati", scrivono gli esponenti del M5S della commissione prendendo le parti di Giuli, al quale chiedono che "dimostri autonomia e fermezza, tenendo la schiena dritta di fronte a questa manovra pericolosa, impedendo al suo partito di piegarsi ai diktat della Lega, e agendo con senso di responsabilità per fermare questo scempio". Anche Avs con Elisabetta Piccolotti si schiera contro la Lega definendo l'emendamento "una proposta sciagurata".