Schlein: attacco destra a Lo Voi gravissimo, Governo su Cpi vergognoso

Roma, 9 feb. (askanews) - "L'attacco violento ai magistrati, rei di aver semplicemente inviato un'informazione prevista dalla legge e per questo accusati di agire per risentimento, è gravissimo. E credo sia anche una strategia per sviare l'attenzione da quella scelta politica che poi è venuta fuori. D'altra parte la mancata adesione dell'Italia al documento di numerosi Stati contro le sanzioni degli Usa alla Cpi "è una vergogna per la storia del Paese. Uno schiaffo al lavoro multilaterale decennale per far valere una giustizia internazionale di fronte a crimini così gravi da offendere valori universali".
Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein all'indomami dell'iniziativa dei membri laici dell'organo di autogoverno della magistratura indicati dal centrodestra per l'apertura di un fascicolo a carico del Procuratore Capo di Roma Lo Voi per l'attività di spiongaggio sul capo di gabinetto della Presidente del Consiglio e della mancata adesione del Governo all'iniziativa internazionale a tutela e protezione della Cpi."Meloni - tiene acccesi i riflettori sulla premier Schlein, in una intervista al Corriere della Sera- continua a nascondersi. Ora 5 miliardi perché un torturatore libico è stato liberato e riaccompagnato in Libia dove può continuare a torturare. L'Italia sta coi torturati o coi torturatori? I ministri sono venuti in Aula per coprirla. Ma la scelta è stata politica. E noi a Meloni, che ne ha la responsabilità, chiediamo conto di questa scelta. Non può sfuggire. Come le chiediamo perché e da chi siano stati spiati giornalisti e attivisti"." I ministri Nordio e Piantedosi, che ha avvalorato in aula la tesi della pericolosità di Almasri, - afferma ancora la segretaria Pd-, si sono contraddetti: la legge italiana non dà al ministro della Giustizia alcuna facoltà discrezionale. Doveva solo trasmettere gli atti della Corte al procuratore. Invece ha permesso che fosse liberato. Chi ha chiesto a Nordio di fermar- si? Meloni? Deve dirlo al Paese e deve dire perché".