Regionali in Sardegna, terminato lo scrutinio: Todde avanti di 1600 voti. Si affievolisce l'idea del ribaltone
Terminato nei tribunali lo scrutinio delle 19 sezioni mancanti. Ora la verifica dei verbali, poi la proclamazione. Lo sconfitto Truzzu aspetta l'ufficialità per valutare eventuali ricorsi al Tar

Mancavano ancora 19 sezioni per completare lo spoglio delle schede dei votanti per le elezioni regionali, qualche migliaio di voti che avrebbero potuto dar credito alle speranze di ribaltare l'esito del voto che, in Sardegna, ha dato la vittoria a Alessandra Todde, candidata del Campo largo. I dati ufficiosi riportati dalle agenzie dicono che il divario tra la candidata di sinistra e Paolo Truzzu, sostenuto dal Centrodestra e arrivato secondo, si attesta sui 1600 voti. Un vantaggio limitato ma netto, quello di Todde, che rende meno consistenti le motivazioni per cui il Centrodestra possa optare per il ricorso al Tar nella speranza di ribaltare l'esito del voto del 25 febbraio. In casa di Fdi, il partito del candidato sconfitto, si va avanti con cautela e si gioca d'attesa per capire se l'istanza al giudice amministrativo sia opportuna: si deciderà dopo l'ufficialità.
Todde serena
Nel campo largo invece vige la "tranquillità", ostentata dalla presidente in pectore, la quale già domenica aveva diramato un comunicato con cui si diceva serena e in una botte di ferro, perché i conteggi della coalizione davano un vantaggio che si attestava "tra i 1400 e i 1600 voti". Il risultato alla fine sembra essere preciso.
Il passo ulteriore che i tribunali dovranno fare sarà quello della verifica dei verbali compilati dai seggi elettorali che porterà alla proclamazione ufficiale del nuovo governatore e dei 59 consiglieri eletti. Si controllerà la regolarità dei documenti e delle operazioni svolte. Tutti i plichi elettorali confluiranno quindi in Corte d'Appello a Cagliari dove, nell'ufficio centrale elettorale, verrà stilato il verbale definitivo e proclati i 58 consiglieri, più il presidente e il candidato arrivato secondo.
Ma perché questo passaggio finale venga portato a termine, servirà almeno una settimana. La lentezza delle procedure per arrivare all'esito finale ha suscitato non poche polemiche. Anche per le elezioni regionali del 2019, infatti, si verificò un rallentamento negli scritini e nell'acquisizione dei dati, tanto che la proclamazione degli eletti venne completata ben 23 giorni dopo il voto.