Respinta la mozione di sfiducia a Santanchè. Con i voti di Italia Viva. Lei: "Messaggio molto chiaro"
Ieri Salvini, oggi tocca alla ministra del Turismo tirare un sospiro di sollievo. Il testo respinto con 213 no, 121 sì e 3 astenuti. Conte: "Meloni difende gli amichetti di partito". Renzi: "Torniamo alla sciagura degli ultimi 30 anni di questo Paese"
Ieri è toccato a Matteo Salvini incassare il "no" alla mozione di sfiducia, oggi è il turno della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Il testo, presentato dal M5S e sottoscritto dalle opposizioni, tranne Italia Viva, stigmatizzava l'opportunità che l'esponente di Fdi fosse ministra visto il suo coinvolgimento in inchieste giudiziarie gravi. Nulla di fatto: Santanché, senza presentarsi in Aula - come del resto il leader del Carroccio - ha portato a casa i 213 no, 121 sì e 3 astenuti espressi alla Camera dei deputati. "E' un messaggio molto chiaro", ha detto la ministra, indagata per una presunta frode all'Inps, in merito ai fondi Covid alla sua società Visibilia.
"Il mio stato d'animo è uguale a quello di ieri, a quello di una settimana fa e a quello di un mese fa: assolutamente tranquilla a fare il mio lavoro. Come vedete anche qua oggi, come ieri e come farò domani", ha detto la ministra intervistata appena arrivata alla nona edizione del Meet Forum a Pietrarsa, rispondendo a chi le chiede un commento sulla mozione di sfiducia respinta. "Il Parlamento, credo, che in una democrazia è sovrano. Il voto mi sembra molto chiaro, per cui assolutamente non direi serena ma molto tranquilla", ha aggiunto.
Italia Viva vota con la maggioranza
Non hanno risposto alla chiama per la mozione diversi esponenti del centrodestra tra cui Marta Fascina, che invece ieri era venuta per la mozione si sfiducia a Matteo Salvini, Antonio Angelucci, anche lui presente per il vicepremier e Giulio Tremonti, che invece è risultato assente in entrambe le votazioni.
Gli esponenti di +Europa non hanno preso parte al voto nonostante uno di loro, Benedetto Della Vedova, fosse presente nell'emiciclo e svolgesse la funzione di segretario d'Aula chiamando uno ad uno i deputati a votare sotto lo scranno presidenziale. I parlamentari di Italia Viva, come Maria Elena Boschi, hanno invece votato contro la mozione di sfiducia presentata dal M5S. Enrico Costa di Azione è risultato assente in entrambe i voti.
Conte: Meloni difende gli amichetti del partito
"Meloni e soci votano per salvare la ministra Santanché dalla mozione di sfiducia nonostante pesanti contestazioni, fra cui quella per truffa sui fondi Covid che abbiamo stanziato per aiutare imprese e lavoratori in pandemia, mentre Meloni batteva i pugni in Aula - ha detto il presidente dei Cinquestelle, Giuseppe Conte -. La ministra non si è nemmeno presentata in Parlamento durante la discussione. Poteva quantomeno presenziare, se mai nascondendo la testa sotto la giacca come fa Meloni", ha scritto. "Domani i giornali aedi del Governo canteranno della ritrovata 'compattezza' della maggioranza a difesa di Santanchè. Mi chiedo: ma si può essere orgogliosi di ritrovarsi 'compatti' a difendere gli amichetti di partito, disonorando le Istituzioni dello Stato?", ha aggoiunto Conte.
"Abbiamo votato sì alla mozione di sfiducia contro Salvini, una mozione di natura politica, per la sua vicinanza alla Russia. Con Santanchè è diverso: fanno una mozione di sfiducia basata su un procedimento giudiziario - ha detto il leader di Iv a Sky Start -. Così torniamo alla sciagura degli ultimi 30 anni di questo Paese. Un avviso di garanzia e si manda a casa l'avversario. Non si fa così, la gente si manda a casa per la politica", ha aggiunto.