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Santanchè lascia la Camera dopo il dibattito, le opposizioni: "Vergogna". Sondaggio Youtrend: il 71% vuole le dimissioni

La ministra del Turismo, nel mezzo di un ciclone giudiziario per le vicende della sua società Visibilia, si è presentata in Aula e non ha replicato agli interventi. Il voto arriverà forse a fine settimana

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Si è conclusa nell'Aula della Camera la discussione generale sulla mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanché. L'Aula semivuota, lei sola sui banchi del govenro in silenzio. Poi, appena si è concluso l'ultimo intervento, si è alzata dai banchi del governo e ha lasciato l'emiciclo. Dagli scranni del M5s, si sono udite le voci di deputate e deputati che hanno gridato ripetutamente "Vergogna!", dato che la ministra non ha replicato, come prevede invece il Regolamento. Il vicepresidente di turno, Fabio Rampelli è allora intervenuto: "Colleghi, per favore, scoprite forse oggi che ci si può prenotare per la replica anche nella seduta successiva?". La mozione di sfiducia è stata presentata dal M5S e sottoscritta anche dal Pd e da Avs. 

Il voto quindi ci sarà in altra seduta. La ministra in Aula aveva accanto i ministri Nello Musumeci e Luca Ciriani e la sottosegretaria Vannia Gava. I banchi di maggioranza erano pressoché vuoti: presente solo un manipolo di esponenti di Fdi. Ci sono invece la segretaria del Pd, Elly Schlein, e il leader M5s Giuseppe Conte insieme a diversi deputati delle opposizioni.

Sondaggio Youtrend: il 71% vuole le dimissioni di Santanchè

Secondo un sondaggio realizzato da Youtrend per Sky tg24, il 71% della popolazione italiana è favorevole alle dimissioni della ministra del Turismo, rinviata a giudizio a gennaio con l'accusa di falso in bilancio nell'inchiesta Visibilia. Il 17% degli intervistati è contrario, mentre il 12% non si è espresso. Dal sondaggio è emerso anche che sono soprattutto gli elettori dei partiti di opposizione a chiedere un passo indietro di Santanchè, anche se la richiesta è trasversale. Il 58% di quelli di Fdi la vuole fuori dal governo, così come il 64% di quelli della Lega e il 63% di quelli di Forza Italia/Noi Moderati. Le percentuali salgono notevolmente tra gli elettori delle opposizioni.

Sette iscritti a parlare, la maggioranza non interviene

La ministra si è seduta ai banchi del governo della Camera per ascoltare un'ora e mezza di accuse da parte delle opposizioni. I tempi della discussione generale si sono dimezzati rispetto alla normalità, perchè il centrodestra all'unisono ha deciso di non intervenire e nemmeno farsi vedere in Aula. La spiegazione ufficiale richiama il precedente del 2024, quando la maggioranza bocciò la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni sempre a Santanchè.

Anche in quell'occasione i gruppi di maggioranza scelsero di non partecipare alla discussione generale, ma di intervenire solo nelle dichiarazioni di voto.

La discussione

Sette gli iscritti a parlare, tutti di M5s, Pd e Avs. Nessuno della maggioranza, come previsto, è intervenuto. Al di là dell'ufficialità è chiaro però che il silenzio dei gruppi di centrodestra, ed in particolare di FdI, abbia un peso differente. Che i rapporti tra la titolare del Turismo e Fratelli d'Italia siano ai minimi storici è cosa nota, così come la freddezza di palazzo Chigi nei confronti della ministra. Anzi, c'è chi arriva a sospettare che il silenzio degli azzurri e della Lega (che in pubblico hanno difeso la titolare del Turismo) sia motivato dalla scelta di evitare che FdI resti l'unico gruppo a non intervenire, certificando di fatto una spaccatura nel centrodestra. 

Pd: "Fdi abbandona la sua ministra"

"La comunicazione non verbale è spesso eloquente e i banchi vuoti" della maggioranza dicono che "è stata abbandonata da Forza Italia, dalla Lega e da Noi Moderati" e c'è solo una "difesa d'ufficio del suo partito" con poche presenze, ha detto il deputato Dem Toni Ricciardi intervenendo in Aula alla Camera durante la discussione generale della mozione Santanché. "Che differenza c'è - è andato all'attacco in un altro passaggio - tra il ministro Sangiuliano e la ministra Santanché? Forse la ministra è in grado di elevare leve di ricattabilità che Sangiuliano non aveva?". "Presidente del Consiglio - ha concluso - ci levi dall'imbarazzo e chieda un passo indietro".

"La destra trasforma le questioni politiche fondamentali del Paese in una farsa, infanga la credibilità delle istituzioni, ma non può sempre fare la commedia dell'arte: all'opposizione fa i processi a tutto e tutti quando è in maggioranza chiude gli occhi. Anche gli elettori della destra chiedono le dimissioni di Daniela Santanche' che si impongono nonostante il suo 'chissenefrega'.

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