Salvini presenta la legge sulla leva militare obbligatoria. Insorge l'opposizione: "Ai giovani futuro, non armi"
Nella proposta depositata da Zoffili si parla di 6 mesi col fucile in mano o 6 mesi di servizio civile. Un passo indietro che però Crosetto aveva però già respinto. Faraone: "E' in pina sindrome Vannacci"

"Depositata alla Camera la proposta di legge della Lega per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia". A scriverlo sui social è il vicepremier leghista, Matteo Salvini. "Ne sono convinto - aggiunge il ministro delle Infrastrutture -. È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi".
Il ministro leghista va quindi avanti sul suo intento, nonostante la bocciatura da parte del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che già sul tema si era spresso la settimana scorsa respingendo l'ipotesi e sottolineando che "le forze armate non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani perché servono per fare professionisti, che difendono le istituzioni e la pace".
Le opposizioni all'attacco: futuro per i giovani non armi
E critiche invitabili arrivano anche dall'opposizione, come quella lanciatagli da Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, per il quale Salvini è "in piena sindrome Vannacci", non disposto a fermarsi nemmeno davanti all'altolà del ministro della Difesa. "Stati Uniti d'Europa propone l'esercito comune europeo, i partiti si esprimano su questo e lascino stare le nostalgie del passato di Salvini", conclude il deputato. "Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile", ha tuonato invece Elly Schlein.

Cosa prevede la proposta di legge?
Il testo è firmato da Eugenio Zoffili, deputato vicino alla segreteria e membro della Commissione Difesa della Camera, che prevede la scelta per i giovani italiani tra la formazione militare e un impiego di tipo civile: "Proponiamo - dice Zoffili all’AdnKronos - l’istituzione di un servizio civile e militare universale territoriale che coinvolga per sei mesi tutti i cittadini italiani tra i 18 e i 26 anni di età. I sei mesi saranno svolti esclusivamente sul territorio nazionale e nella propria regione di residenza o domicilio, con priorità alla propria provincia, salvo espressa richiesta del cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali e previa disponibilità e autorizzazione dell’Autorità preposta".
A chi opterà per l’ambito militare "sarà assicurata la formazione militare in vista del loro impiego sul territorio nazionale", chiarisce Zoffilli, ribadendo il concetto della prossimità di servizio. Chi si orienta verso il servizio civile universale sarà preparato "a svolgere funzioni di concorso alla tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico del Paese con l'opportunità di inserirsi nel sistema nazionale della Protezione Civile e del soccorso pubblico e di collaborare con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco".