Manifestazione per l'Europa a Roma, Michele Serra: "Siamo un popolo. Non perdiamoci di vista"
Migliaia di bandiere dell'Unione Europea fanno da cornice alla manifestazione. Attivisti, "europeisti" ma anche tanti parlamentari sono presenti nel cuore di Roma

In cinquantamila per l'Europa, con piazza del Popolo a Roma piena, tanto che a un certo punto sono stati chiusi gli accessi, per sicurezza. Un palco con artisti, comici, attori, scrittori, associazioni, ma nessun politico, solo un gruppo di amministratori, di sindaci, che hanno dato una mano all'organizzazione della manifestazione lanciata da Michele Serra su Repubblica. "Non perdiamoci di vista", ha detto il giornalista aprendo la giornata.
"Siamo in tanti - ha spiegato - perché siamo un popolo. Una piazza Europea è una piazza di persone che su molte cose non la pensano allo stesso modo". I partiti sono rimasti in disparte, dietro il palco, con più di una puntata fra la folla. Ma le divisioni si sono viste eccome: il centrodestra non c'era, le opposizioni sì, però ognuna con la propria idea, e senza il M5s. Ma "non facciamo polemiche - ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein - ci godiamo questa meravigliosa manifestazione per una Europa federale".
"Abbiamo queste due parole preziose tra le mani, pace e libertà, ma non sappiamo bene come usarle senza che cadano a terra, e si rompano, e ci restino solo i cocci. Questa piazza non ha risposte, ma ha ben chiare le domande. Questa piazza è un punto interrogativo di colore blu. Noi siamo la domanda che consegniamo a noi stessi, a chi ci governa, a chi ci rappresenta nel Parlamento italiano e in quello europeo. Chi si illude di avere le risposte in tasca, e sa come si fa la guerra, e sa come si fa la pace, oggi non è qui", afferma Michele Serra, dal palco di piazza del Popolo.
"Ai politici presenti in piazza - prosegue - che ringrazio di cuore, e a quelli che non ci sono, che rispetto, ho solo un piccolo rilievo da muovere. Siete troppo intelligenti. Cercate, per favore, di essere un poco più stupidi, come questa piazza che non ha fatto calcoli, che non sa esattamente che cosa si deve fare, ma cerca di farlo lo stesso. Cercate, per favore, di parlarvi e addirittura di ascoltarvi. Noi siamo qui, oggi, perché la nostra solitudine e le nostre speranze ci impedivano di restarcene in casa. Ci hanno spinto a uscire di casa, e a ritrovarci qui. Insieme. La ripeto perché è la più europea delle parole: insieme. Forse stasera ci sentiremo un poco meno confusi. Forse, ancora più confusi. Di sicuro, ci sentiremo un po' meno soli. A questo dovrebbe servire la politica: a sentirsi meno soli'.
Migliaia di bandiere dell'Unione Europea fanno da cornice alla manifestazione. Attivisti, "europeisti" ma anche tanti parlamentari sono presenti nel cuore di Roma in all'inizio dell'evento,introdotto dall'Inno alla Gioia e circoscritto all'interno della piazza con delle transenne presidiate dallo staff dell'organizzazione. Sventolano in cielo anche le bandiere della pace insieme a quelle di Ucraina e Georgia. Tanti gli slogan pro-Europa ma anche tanti contro la politica del riarmo.
"La salvezza non sta nella forza bruta delle armi ma nella costruzione di rapporti umani", è scritto su uno striscione sorretto da due donne. Al momento non ci sono, invece, bandiere di alcun partito politico.
Schlein in piazza con la bandiera dell'Ue
La segretaria del Pd Elly Schlein è arrivata in piazza del Popolo a Roma per la manifestazione per l'Europa. Schlein ha al collo una bandiera dell'Europa. Al suo arrivo è stata accolta da un apllauso dei manifestanti che erano nelle vicinanze. Qualcuno le ha gridato "vai avanti, vai Elly". La segretaria ha poi fatto un giro nella piazza, facendosi largo fra le persone che volevano parlarle e invitarla. Poi si è diretta nel retropalco.
E a Cagliari c'è chi dice no
"Fermiamo questa follia. Noi non ci arruoliamo per il riarmo". È il messaggio lanciato dal presidio di piazza Costituzione a Cagliari. Una risposta a breve giro alla manifestazione per l'Europa nella vicina piazza del Carmine. Un no "a tutti coloro - spiegano gli organizzatori - che sostengono l'Unione europea del riarmo e degli 800 miliardi di euroda sottrarre a lavoro e stato sociale". Davanti al Bastione di Saint-Remy almeno duecento-trecento persone per una mobilitazione pacifista con striscioni come "No riarmo" e "Fuori la guerra dalla storia". Al presidio anche i contestatori che si sono presentati alla feste pro Europa con le mani "insanguinate" con tinta rossa e la scritta "Ripudio la guerra".