Referendum, entro oggi la richiesta dei fuorisede. Meloni si sfila, Tajani per l'astensione. Schlein: "Un voto contro le stragi sul lavoro"
Scade il termine per l'istanza per il voto di studenti, lavoratori e persone malate. L'appello per il voto della Cgil. Manfredi: "Quorum difficile se ne parli di più"

E' oggi, lunedì 5 maggio, la data ultima per presentare richiesta per poter votare per i 5 referendum dell'8 e del 9 giugno fuori dal proprio comune di residenza. Chi è domiciliato in un'altra provincia da almeno 3 mesi per motivi di studio, salute o lavoro potrà esercitare il proprio diritto di voto dopo aver presentato debita istanza. La scadenza è stata procrastinata di un giorno, dal 4 (che cadeva di domenica) al 5 maggio, a seguito della richiesta da parte del segretario della Cgil, Maurizio Landini, e del presidente di +Europa, Riccardo Magi, promotori della consultazione. Ultime ore dunque per presentare la domanda di persona all'ufficio del comune in cui si è domiciliati o tramite delega oppure attraverso il sito internet, se l'amministrazione fornisce questa opportunità.
Le elettrici e gli elettori che avranno correttamente fatto richiesta dovrebbero ricevere, almeno cinque giorni prima del voto, un'attestazione con l’indicazione della sezione elettorale nella quale esercitare il diritto di voto. Le urne referendarie saranno allestite in contemporanea con i ballottaggi delle amministrative che si terranno 15 giorni prima in molti comuni italiani.
Fdi si sfila, anche Forza Italia è per l'astensione
Se da una parte il partito della premier Fdi si sfila e comunica che sui referendum indicherà l'astensione, anche Forza Italia, attraverso il segretario Antonio Tajani, sostene che "noi siamo per un astensionismo politico, non condividiamo la proposta referendaria", continuano gli appelli per una maggiore informazione sui referendum - che, ricordiamo, sono quattro sul tema del lavoro e uno sul requisito di residenza per la cittadinanza - dei quali, secondo i promotori, non si sta parlando abbastanza.
Landini: "Lavoro e cittadinanza sono la stessa cosa"
Maurizio Landini, riferendosi ai due temi sui quali si chiede l'intervento dei cittadini, spiega che "i diritti del lavoro e i diritti di cittadinanza sono la stessa cosa, le persone li devono avere tutti e due e oggi sono in realtà diritti negati". Parlando a Benevento, il segretario della Cgil ha ricordato che "i giovani sono precari, sono costretti ad andarsene via del nostro paese perché qui trovano lavoro precario e sottopagato, spesso in nero. Poi si continua a morire sul lavoro - ha aggiunto facendo riferimento anche agli ultimi tragici fatti -. E' necessario cambiare quella cultura e quelle leggi che negli ultimi 20, 25 anni sono state fatte". E il referndum, precisa, "è uno strumento, visto che il Parlamento anziché fare leggi per i lavoratori, per i cittadini, sta facendo leggi per favorire il mercato e l'impresa: è il momento di prendere parola, di partecipare per cambiare".
A intervenire oggi è anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che durante l'apertura della campagna per il referendum sulla cittadinanza, sferza il suo partito, il Pd, affinché parli di più a sostegno della consultazione. Anche perché, ha precisato, "il quorum resta difficile da raggiungere". Per questo in un'intervista a Repubblica, il primo cittadino ha detto che "si dovrebbe fare un lavoro paziente, incessante, sul fenomeno complesso del non voto. Ma è proprio per questo che dobbiamo mobilitare, parlare a tante categorie di persone perché si vada alle urne l'8 e il 9 giugno: quella pronuncia popolare dovrà pesare sul Parlamento, parlare alla politica, rimettere sul tavolo ciò che conta". E su questo punto importante insiste: la cittadinanza è "qualcosa che sta a cuore a sinistra, alla società civile, ai giovani, ai partiti".
L'appello di Schlein: "Votare anche per questa strage costante sul lavoro"
Elly Schlein risponde subito: "Anche per questa strage costante su luoghi di lavoro è necessario andare a votare l'8 e il 9 di giugno, perché quei 5 referendum riguardano anche questo, riguardano la dignità del lavoro, il contrasto alla precarietà, riguardano più sicurezza sul lavoro e riguardano la cittadinanza". Parlando al Nazareno, la segretaria del Pd lancia l'appello affinché si vada alle urne. "Chiediamo davvero a tutte e tutti di andare a votare. Non possiamo accettare di essere un Paese fondato sul lavoro povero, sul lavoro insicuro, sul lavoro precario", ha aggiunto la segretaria facendo riferimento all'operaio di 58 anni morto nel Vicentino e ai quattro lavoratori rimasti feriti a seguito di un incidente sul lavoro nel Salentino.
