Presidenza Europarlamento, Tajani: non chiedo sempre più Europa
Strasburgo, 17 gen. (askanews) - Le crisi che sta vivendo l'Ue, da quella dell'euro a quella dei rifugiati e alla questione sicurezza, "non si risolvono con sempre 'più Europa', né spazzando via il progetto d'integrazione europea", e comunque "non sta al presidente del Parlamento europeo", che deve "essere neutrale" ma agli eurodeputati spingere per un particolare programma politico.
Lo afferma il candidato del Ppe nella corsa per la presidenza dell'Europarlamento, Antonio Tajani, in una dichiarazione diramata questo pomeriggio a Strasburgo, chiaramente indirizzata a convincere il gruppo dei Conservatori europei (Ecr) a sostenerlo. La mossa, tuttavia, rischia di alienargli l'appoggio dei Liberaldemocratici (gruppo Alde) di Guy Verhofstadt, con cui il Ppe ha raggiunto un accordo politico che viene definito anzitutto come un accordo fra forze europeiste. Proprio le forze, cioè, che vedono in un rilancio dell'integrazione europea ("più Europa") la soluzione alle crisi attuali in cui versa l'Ue.