[Il ritratto] Il Presidente della Commissione Istruzione del Senato ha la terza media. E vuole riformare la scuola
Pittoni è l'uomo chiave della scuola per la Lega. E' un fedelissimo di Salvini. Ha rapporti e conoscenze nel mondo degli insegnanti. Fa propositi di riforma sull'istruzione, ha scritto il programma scuola per la LegaQuanto severa sarebbe stata la contestazione sui social se Mario Pittoni, senatore, fosse stato un fedelissimo di Renzi o di Bersani?

C'era una volta l'indignazione social contro la Ministra Fedeli, che guidava la scuola italiana con uno sbiadito titolo di studio, oggetto di generale contestazione e collettiva riprovazione. E medesima contestazione veniva indirizzata alla Lorenzin, che guidava il Ministero della Salute senza avere i titoli giusti. Bollati come incompetenti, politici di professione, occupanti quasi abusivi del potere per il potere, con tanto di richiesta di dimissioni da parte della Lega e dei Cinquestelle. Poi, il vento è cambiato. Non perché nei posti chiave siano arrivate le competenze ma perché sono magicamente finite le contestazioni social.
Onda di indignazione
La colossale onda di indignazione non sale più. Nessuno va a spulciare nei curricula, nessuno va a pesare i titoli. E se si inciampa in qualche perla di ignoranza, c'è anche l'indulgenza. Quanto severa sarebbe stata la contestazione sui social se Mario Pittoni, senatore, presidente della Commissione Istruzione del Senato, fosse stato un fedelissimo di Renzi o di Bersani? Viaggerebbero già decine di meme, se non di manifesti murari, come avvenne con la Fedeli. Invece di Pittoni nessuno sa nulla. A malapena se ne conosce il volto. Alzi la mano chi lo conosce.
Una storia da raccontare
Eppure, una storia da raccontare ci sarebbe. Pittoni è l'uomo chiave della scuola per la Lega. E' un fedelissimo di Salvini. Ha rapporti e conoscenze nel mondo degli insegnanti. Fa propositi di riforma sull'istruzione, ha scritto il programma scuola per la Lega. Ma ha solo la terza media. Nemmeno il diploma di maturità. Lo ammette candidamente lui stesso, in un colloquio con l'Espresso, che ha sollevato il caso. Al settimanale, Pittoni confessa che sui suoi titoli di studio ha sempre glissato per "paura della guerra social". La stessa che veniva però scatenata impunemente contro gli avversari di una volta.
Per ribellione
"Sa – confessa Pittoni all'Espresso - , sono figlio della contestazione globale, erano tempi in cui ci si opponeva. Ho un padre insegnante e un fratello professore, quindi ho sempre respirato scuola e per questo sono preparatissimo. Non mi sono diplomato per ribellione". Ribellione o no, con la terza media scrive un progetto di riforma della scuola italiana: guida il settore strategico del partito che è considerato primo in tutti i sondaggi ed è a capo di una commissione parlamentare sui temi dell'istruzione.
Curriculum risicato
Scandalo? Non necessariamente. Ma allora non lo erano neppure quelli di prima. Pittoni, poi, aggiunge al risicato curriculum scolastico anche un curriculum lavorativo abbastanza asciutto. Un po' come Di Maio o lo stesso Salvini. Si dice che la formazione non arrivi necessariamente dai libri. Ma anche dalle esperienze, dal lavoro. Si può crescere studiando. Si può crescere lavorando. Alcuni fanno entrambe le cose. E chi non ha brillato né nell'una né nell'altra? C'è sempre la politica.
A mano
Il curriculm di Pittoni è stato intercettato dall'Espresso sul portale web del Comune di Udine. Quasi 60 anni, il senatore scrive il documento a mano, in stampatello e richiama come note di lavoro il fatto di essere giornalista pubblicista, di aver fatto l'addetto stampa di uno sportivo e il direttore di una rivista di annunci. Poi, la politica. Lega Nord, il bollettino Flash con le notizie leghiste. Ma ha anche la patente. “x auto e moto”. La x, scritta nel curriculum, significa per.
Le idee
Non che a Pittoni, però, manchino le idee, nel suo impegno di senatore e di esperto di scuola. Tante le proposte, tante le promesse: dalle ore di ginnastica alle classi meno numerose, dai concorsi regionali a misure in favore degli insegnanti fino all'unificazione di scuole medie ed elementari. “Vogliamo smontare la buona scuola punto per punto”, annuncia trionfale all'Espresso il senatore. Quando gli viene chiesto conto del curriculum un po' scarno, Pittoni non si scompone. I libri sono oggetti polverosi, le cose da sapere si apprendono altrove. «Quando – virgoletta l'Espresso -, come nel mio caso, a spingerti è un'infinita passione, sei portato a studiare e approfondire ben più di quanto normalmente chiesto agli studenti. Di conseguenza sei facilitato nel trovare soluzioni».
Università della vita
E la stessa tesi, il senatore la sostiene anche nella replica al giornale. Il giorno dopo l'articolo scrive un post su Facebook e ricorda che avendo madre e fratello insegnanti, è "praticamente cresciuto a pane e scuola". La famosa Università della vita. Già che c'era poteva scriverlo a penna nel suo curriculum. Proprio come su un profilo social.