Il Parlamento incalza Elkann: "Riferisca sui posti di lavoro". La risposta. L'ira di Salvini: "Prende i soldi e scappa"
Il ministro: "In Stellantis il problema è la proprietà. Elkann venga in Parlamento con un assegno, la sua azienda prende soldi e scappa, poi chiede sacrifici agli operai". Gusmeroli: "Discuta il piano e i posti di lavoro'"
![Il Parlamento incalza Elkann: 'Riferisca sui posti di lavoro'. La risposta. L'ira di Salvini...](/export/sites/notizie/.galleries/23/John-Elkann-ansa.jpg_1442125059.jpg)
In Stellantis "il problema più che Tavares e le sue esorbitanti richieste è la proprietà. E' una proprietà che di italiano ormai ha ben poco, che ha preso soldi in Italia per decenni per aprire fabbriche all'estero". Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. "Bisogna convocare i sindacati", ha aggiunto il ministro. "Il mio pensiero da ministro dei Trasporti è vicino agli operai e alle loro famiglie, faremo di tutto per salvaguardarli", ha rassicurato Salvini, concludendo che Stellantis "è il peggior esempio di come si fa impresa con il denaro pubblico".
Sulla vicenda Stellantis, secondo Salvini, John "Elkann avrebbe già dovuto venire in Parlamento e con un assegno non a parole, con un assegno che ricordi quanti miliardi di euro negli anni questa azienda di denaro pubblico ha incassato, ci sono ancora prestiti garantiti dallo Stato per miliardi di euro, a fronte di quali risultati economici, di quali chiusure, di quali licenziamenti e cassa integrazione". Il ministro ha sottolineato che "questa azienda che quando c'è qualcosa da guadagnare, incassa e scappa e quando c'è qualcosa da chiedere lo chiede ai suoi operai".
"Credo che dopo tutto il sostegno che ha avuto quest'azienda dallo Stato, abbia il dovere morale di continuare a operare nel nostro paese, tenendo conto anche dei cambiamenti che ci sono", ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Anche l'Europa dovrà fare la sua parte, bisogna cambiare alcune regole, penso al blocco della produzione di auto non elettriche a partire dal 2035, quindi c'è un percorso da fare", aggiunge Tajani.
Urso: "Dopo il colloquio con Elkann siamo fiduciosi sul ruolo dell'Italia"
"Nel colloquio con John Elkann sono emerse le condizioni per essere fiduciosi di poter condividere un piano Italia che vede il nostro Paese al centro dello sviluppo dell'auto europea", ha dett il ministro Adolfo Urso all'indomani dell'incontro in India con il patron di Stellantis. "Adesso anche Stellantis condivide la necessità di rivedere il percorso di decarbonizzazione", ha aggiunto Urso.
Gusmeroli a Elkann: "Venga a discutere il piano e i posti di lavoro"
Le chiedo "ancora una volta di partecipare ad un'audizione congiunta dinnanzi alle Commissioni parlamentari di Camera e Senato per discutere in Parlamento del piano industriale del gruppo Stellantis, della continuità produttiva e del mantenimento dei posti di lavoro nel nostro Paese". E' quanto recita la lettera inviata a John Elkann dal presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Alberto Gusmeroli. Gusmeroli rimarca "la volontà di tutte le forze politiche di conoscere la visione strategica del socio di riferimento di Stellantis" e "l'esigenza di proseguire in Parlamento un dialogo positivo".
La risposta di Elkann: "Per non in Parlamento"
"Ho avuto un colloquio telefonico" con John Elkann, presidente di Stellantis". "A fronte della mia rinnovata richiesta di audizione, ha ringraziato per l'attenzione che il Parlamento continua a riservare al settore automotive e a Stellantis, ma in questa fase ha tuttavia asserito di attendere la chiusura del tavolo di interlocuzione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy". "Sarà possibile individuare un momento successivo di confronto istituzionale, come anche richiesto dalle mozioni presentate in Parlamento". Lo annuncia Alberto Gusmeroli (Lega), presidente della commissione Attività produttive della Camera.
La telefonata con Elkann c'è stata "nella tarda serata di ieri" ed ha riguardato "la situazione del gruppo in Italia dopo le dimissioni di Carlos Tavares e nel solco di qualificati contatti di Stellantis con le principali Istituzioni dello Stato - spiega Gusmeroli in una nota -. Ho nuovamente rimarcato l'importanza dello sviluppo dei siti produttivi e della salvaguardia dei livelli occupazionali in Italia". Ringraziando per l'attenzione, il presidente di Stellantis "ha asserito di attendere la chiusura del tavolo di interlocuzione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove è stato delegato l'ingegner Imparato, a capo della regione Europa, con il pieno mandato di chiudere positivamente le interlocuzioni".