Milano, 1 apr. (askanews) - La sfida della gestione delle patologie croniche, in un'ottica di facilitazione dell'accesso alle cure più appropriate per i pazienti. Novartis ha lanciato da Milano la Linea Embrace, con una squadra di professionisti pronti ad "abbracciare" la rete dei soggetti coinvolti dalla cura delle malattie croniche. A presentarci il progetto il Country President di Novartis in Italia, Pasquale Frega."Novartis - ha spiegato ad askanews - ha deciso di riportare il medico di medicina generale al centro del sistema, perché per troppi anni una figura così importante come il medico di base non ha ricevuto training sulle nuove patologie ed è stato distaccato dal percorso del paziente, quindi l'obiettivo è esattamente questo: rimettere al centro del sistema il medico di base, di collegarlo con il centro ospedaliero e in questo modo facilitare il percorso del paziente dalla diagnosi alla terapia".In Italia a oggi 24 milioni di persone soffrono di una patologia cronica e la spesa sanitaria complessiva per questo tipo di pazienti sfiora i 67 miliardi di euro. Detto in altri termini: il 70% delle risorse sanitarie sono destinate alla cura di queste malattie. Proprio per rispondere a questo bisogno e creare un circolo virtuoso, Novartis ha immaginato la Linea Embrace come elemento facilitatore. Francesco Barbieri, Head of Embrace franchise di Novartis Italia:"Normalmente -. Ci ha spiegato - il paziente cronico ha una difficoltà di diagnosi che purtroppo lo porta anche a dei tempi molto lunghi prima di poter essere trattato. In questo modo, tramite il medico di famiglia e tramite l'informazione di patologia che noi faremo al medico di famiglia, riusciamo a individuare i pazienti giusti per il trattamento giusto. Quindi i tempi si accorciano per questo motivo: invece di avere paziente che vanno in cerca di cure in diversi centri e a diversi costi, questo diventa una sorta di filiera diretta per essere trattato al momento giusto".La squadra di Embrace è composta di 80 giovani di età compresa tra i 24 e i 29 anni che saranno chiamati a incontrare circa 15mila medici di medicina generale su tutto il territorio nazionale. Tra loro anche Sara Bonora, che ci ha spiegato che tipo di sfida immagina:"Diciamo - ci ha detto - che potrebbe essere la sfida della vita: già nel nostro percorso di studi, provenendo dal settore scientifico, ci è sempre stata presentata la sfida della cronicità come la sfida più quotidiana e impellente. Per noi quindi è fondamentale e siamo anche orgogliosi di poter affrontare questa sfida al meglio".E la parola sfida, in questo contesto, assume una valenza anche di sistema."Noi lanciamo una sfida come Novartis a tutto il settore - ha concluso Pasquale Frega - perché è chiaro che se questo approccio venisse replicato da tante altre aziende, non avremmo più solo 80 persone dedicate a questo obiettivo, ma potremmo averne 800 e lì avere un impatto ancora più forte su tutto il sistema sanitario".
Novartis e la sfida delle cronicità, lanciato il progetto Embrace
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