Nomine Rai, via libera del Cda alle nomine nei Tg. Si dimette Lucia Annunziata
La conduttrice di "Mezz’ora in più" lascia il servizio pubblico: "Non condivido né le scelte né il metodo del governo". Sergio: "Sinceramente dispiaciuto". I vertici: Chiocci al Tg1, Preziosi al Tg2, Orfeo resta al Tg3. Ancora: Pionati al Gr e Volpi a RaiSport. Gli altri nomi

Gian Marco Chiocci alla direzione del Tg1, Antonio Preziosi alla direzione del Tg2, Francesco Pionati al Gr e Jacopo Volpi a RaiSport. Il Cda Rai ha dato il via libera, con un voto a maggioranza, alle nomine alla direzioni giornalistiche proposte dall'ad Roberto Sergio. Confermata la direzione del Tg3, affidata a Mario Orfeo. Contestualmente arriva la notizia delle dimissioni di Lucia Annunziata, già presidente della Rai e conduttrice del programma di approfondimento politico Mezz'ora in più.
Alla comunicazione, l'Ad Rai, Roberto Sergio, a quanto si apprende, avrebbe risposto di essere "sinceramente dispiaciuto", ribadendo che il suo primo atto in Cda "è stato il via libera a poche produzioni, per la prossima stagione autunnale, tra le quali In mezz'ora". L'augurio di Sergio è che Annunziata "possa completare il ciclo di trasmissioni e che ci possano essere ulteriori occasioni di incontro".
Le nomine dei vertici
Come da anticipazioni della vigilia, l'ad ha anche comunicato le nomine ai vertici di alcune direzioni di genere, sulle quali il parere del Cda non è vincolante: Marcello Ciannamea diventa direttore dell'Intrattenimento Prime Time, Angelo Mellone dell'Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini dell'Approfondimento e Adriano De Maio della direzione Cinema e Serie Tv, Monica Maggioni dell'Offerta informativa, Stefano Coletta della Distribuzione, Nicola Rao della direzione Comunicazione. Inoltre Simona Sala diventa direttrice di Radio 2. Mentre Francesco Giorgino dirigerà l'Ufficio Studi.

Confermati invece Silvia Calandrelli a Rai Cultura, Maria Pia Ammirati a Rai Fiction, Luca Milano a Rai Kids ed Elena Capparelli a RaiPlay e Digitale. Andrea Vianello infine va a dirigere la Tv di San Marino. Rinnovati anche i vertici di Rai Com con Sergio Santo che sarà il nuovo amministratore delegato e Claudia Mazzola presidente. Per Rai Cinema, infine, confermati Paolo Del Brocco come ad e Nicola Claudio presidente.
A sbloccare la situazione e dare via libera alle nomine volute da Sergio è stato il rappresentante del M5S, Alessandro di Majo. La presidente Marinella Soldi ha infatti votato contro il pacchetto sulle testate, così come Francesca Bria e il rappresentante dei dipendenti Riccardo Laganà, mentre il consigliere pentastellato si è astenuto. Tre quindi i voti a favore contro i due contrari: nomine approvate.
La nota di Annunziata
"Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni”, si legge nella nota che la giornalista ha inviato all'ad Roberto Sergio, al dg Giampaolo Rossi e al neo responsabile dell’Approfondimento, Paolo Corsini. Le sue, è scritto sono "dimissioni irrevocabili".
"Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi – scrive la giornalista -. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestate a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque". "Non intendo avviarmi – chiude la giornalista – sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro. Spero che queste righe vengano accolte con la stessa serietà da parte vostra. In attesa di indicazioni su se e come concludere la stagione in corso (sul calendario è fine giugno), vi auguro buon lavoro". Il programma della giornalista compare ancora nel palinsesto anche per il prosismo autunno. Bisogna vedere se resterà e chi, eventualmente, lo condurrà.
Rispetteremo l'equilibrio di genere
In risposta alle polemiche sollevate anche in riferimento al non rispetto della parità di genere nella direzione dei Tg principali, affidata in tutti i casi a uomini, interviene l'amministratore delegato Rai, Roberto Sergio. "Sul tema della presenza della parità di genere ci sarà una forte inversione di tendenza e un giudizio complessivo si potrà dare solo quando il quadro complessivo delle nomine sarà definito, soprattutto dopo l'individuazione delle vicedirezioni - ha detto Sergio nel corso del Cda -. I percorsi si costruiscono e non s'improvvisano. Questa governance è al lavoro da soltanto una settimana", ha aggiunto.
Le parole di Di Majo
"Le scelte di oggi esprimono con chiarezza la linea rispetto al nuovo corso dell'azienda: il bilanciamento tra voti favorevoli e astensioni sta ad indicare che non si intende firmare nessuna cambiale in bianco; le singole decisioni dei nuovi vertici saranno valutate volta per volta in base ai principi di pluralismo, inclusione, equilibrio di genere", ha detto Di Majo dopo il voto in Cda. "Nessuna preclusione - ha scritto - rispetto alla possibilità di poter condividere singole specifiche scelte, ma allo stesso tempo nessuno sconto su una attenta valutazione nel merito di ciascuna di esse". Ma resta il fatto che la sua astensione ha permesso il via libera alle nomine.