Giusi Nicolini (appoggiata da Renzi) sconfitta dai pescatori di Lampedusa. Vince Martello, l'altro Pd

Il neo sindaco è l'ex primo cittadino che si battè per portare 5 milioni di euro sull'isola per la calamità delle "reti vuote". L'ex prima cittadina non piazza consiglieri

Giusi Nicolini insieme a Renzi

Forse è la più inattesa delle sconfitte. Giusi Nicolini, sindaca pluripremiata, simbolo dell'accoglienza verso i migranti, non ce l'ha fatta. Dopo una notte tesissima passata a contare e ricontare i voti uno per uno, l'ex prima cittadina si deve arrendere al responso: i suoi concittadini hanno scelto Salvatore Martello, detto Totò, candidato con una lista civica e già sindaco di Lampedusa e Pianosa per due mandati fino al 2001.

Dopo cinque anni la delusione è senza dubbio pesante. Scelta da Matteo Renzi quale baluardo delle sue politiche sull'accoglienza ai migranti, tanto da volerla in segreteria e portarla con sé a Washington da Obama nella delegazione di personalità emblema dell'Italia, Nicolini rappresenta forse la più cocente tra le sconfitte collezionate dal Pd renziano in questa tornata elettorale.

Sindaca in trincea

La sua azione sempre in trincea, prima a favore dell'ambiente - Nicolini viene da Legambiente - poi delle politiche di accoglienza ai migranti, in una terra di frontiera quale la più grande delle isole siciliane, le è valso una serie di riconoscimenti, anche internazionali. Il più importante è il premio Unesco per la Pace, che ha dato a Lampedusa e alle sue problematiche sociali, visibilità anche oltre i confini nazionali. Tra l'altro ottenendo anche importanti risultati in termini di strutture adeguate per la prima accoglienza sull'isola.

Sconfitta dalle divisioni interne

Ma tant'è che una sindaca deve amministrare un territorio e lo deve fare pensando prima di tutto al bene dei suoi concittadini. Ma anche trovando il modo di governare le forze e le correnti politiche che la accompagnano nel cammino amministrativo. E forse è proprio qui che casca l'asino. Perché - guarda un po' - il Pd a Lampedusa risultava diviso proprio sul nome della sindaca. Venti metri quadrati di terra e il Pd riusciva a presentarsi con due candidati antagonisti. Il giochetto in genere non paga. E infatti Nicolini che si è voluta candidare lo stesso alla guida di una lista civica "di ispirazione Pd", ha dovuto inghiottire l'amaro boccone e pagare forse anche l'ingombrante sponsorizzazione del segretario Pd.

Il responso delle urne ha detto che l'altro "Piddino" in campo, uomo di apparato, Totò Martello, si porta a casa 1566 voti contro i 908 della sindaca uscente. Il primo cittadino è lui e all'opposizione ci sarà Filippo Mannino, vicino al M5S. Neanche un consigliere per Nicolini, fuori anche la pasionaria della Lega Nord, Angela Maraventano, ferma a 231 voti.

E per la politica dell'accoglienza, di cui Lampedusa l'avamposto, forse cambia tutto. Martello non perde tempo e spiega che "adesso sul piano dell’accoglienza, o meglio dell’organizzazione dell’accoglienza, deve cambiare tutto". Il programma del nuovo sindaco è quanto di più lontano ci sia da qiuello di Nicolini. "Le nostre braccia restano aperte - dice, dando prova dei tempi che cambiano -, ma vogliamo prima sapere quali sono le regole date: quanti ne possono arrivare, quanto tempo debbono restare, dove debbono stare". 

I pescatori hanno deciso: Nicolini via

Insomma, da dove arriva questa bocciatura netta? Difficile dirlo in un comune con grandi problematiche come quello dell'isola siciliana meta dei "disperati del mare". Scorrendo lo storico possono tornare alla mente - lo ricorda un articolo della Stampa - quei cinque milioni di euro stanziati a favore dei pescatori di Lampedusa e di Pianosa per stato di calamità dalla Regione siciliana. Fu lui a sventolare lo spauracchio delle reti vuote a causa dell'arrivo massiccio dei migranti. E secondo gli analisti locali questo impegno ha fruttato all'albergatore tra gli 800 e i mille voti. Praticamente la vittoria se si pensa che gli aventi diritto al voto non sono più di 3500. Per il momento Giusi Nicolini, che abbiamo cercato al telefono, non commenta.