[L’intervista] Lo sfogo del perdente annunciato Micari: “Gli elettori del Pd hanno votato M5s. Puniti per colpa di Crocetta”
Nella sede del candidato governatore del Pd in Sicilia. “Ecco quello che mi ha detto Renzi dopo la sconfitta”

Piove in via Libertà. Alle cinque del pomeriggio il Rettore prestato alla politica annuncia che torna all’Università. Ma prima di lasciare spetta a lui il compito di spiegare le ragioni di una sconfitta. Fabrizio Micari ha risposto anche alle domande di Tiscali.it.
Professore, lei finora ha spiegato le colpe altrui: La sinistra che ha candidato Fava e, soprattutto i siciliani che hanno voluto punire il governo fallimentare del Presidente Crocetta. Insomma, da parte sua nessuna autocritica?
«Non essere riusciti in campagna elettorale a marcare la discontinuità con il governo Crocetta».
Il presidente crocefisso respinge al mittente le accuse: volevano ammazzarmi, si sono suicidati. Come risponde?
«Per metà campagna elettorale sono stato impegnato a esprimere un giudizio sulla giunta Crocetta, valorizzando le luci più che le ombre. L’altra metà a rispondere alla domanda se Renzi sarebbe venuto in Sicilia».
Rettore il voto pone la questione delle alleanze. Finora ha liquidato Fava e Crocetta. Forse si aspetta una apertura dal vincitore, il candidato del centrodestra Musumeci?
«Non scherziamo proprio. Dal centrodestra mi divide, ci distingue tutto. In campagna elettorale, e lo ribadisco adesso, ho detto chiaramente che è la sinistra la nostra naturale alleata».
E invece?
«E invece la battaglia della sinistra è stata esclusivamente romana. Contro di noi e contro Renzi».
A proposito. Ha sentito il segretario del Pd, Matteo Renzi?
«Abbiamo discusso a lungo e lui ha convenuto con la mia analisi. Abbiamo riflettuto sulla divisione della sinistra che ci ha indebolito. Sia chiaro, noi abbiamo preso il triplo dei voti di Fava. Ma siamo stati puniti dalla divisione della sinistra e soprattutto dal giudizio negativo dei siciliani sulla giunta Crocetta».
Sembra un po’ come sparare sulla Croce rossa. Ma nel voto siciliano che ha premiato la destra - e sicuramente anche i grillini, che non hanno vinto però - non c’è anche un voto contro il Pd di Matteo Renzi?
«È vero, votando Fava i siciliani hanno voluto criticare Renzi. Ma questo non può non portarci alla conclusione che presentandoci divisi, sinistra e centrosinistra hanno consegnato la Regione al centrodestra».
Fabrizio Micari aveva esordito ricordando i risultati elettorali. Lamentandosi del ritardo nello spoglio, aveva sottolineato il dato inoppugnabile di questo voto, al di là dell’astensionismo di massa (votanti il 46,76% contro il 47,4% del 2012). E cioè il voto disgiunto che ha penalizzato sostanzialmente solo Micari.
Professore sono le 16.30 e lo spoglio dei voti va a rilento. I risultati provvisori difficilmente saranno smentiti.
«Siamo a 3.000 sezioni scrutinate su 5.300. Sostanzialmente ho raccolto circa il 19% dei voti mentre la somma dei voti delle liste che mi hanno appoggiato è intorno al 26%. Questo significa che il 7% dei voti delle liste sono finiti ad altri candidati. Il candidato della sinistra, Claudio Fava, è al 6%. Le liste che l’appoggiavano poco più del 5%. La somma dei voti di lista del centrosinistra e della sinistra fa dunque 31%. Anche cinque anni fa insieme al candidato del centrosinistra Crocetta ci fu una candidata della sinistra, Giovanna Marano. La somma dei voti dei due candidati fu di quasi il 37%. Oggi rispetto allora, la differenza è di meno sei punti. Che vuol dire un giudizio critico sul governo Crocetta».
Per fare un matrimonio bisogna essere in due.
«Quando il centrodestra si è presentato diviso, ha vinto Crocetta. Quando ci siamo presentati divisi noi, come oggi, ha vinto il centrodestra, presumibilmente Musumeci».
Il 7% dei voti delle sue liste che non l’hanno appoggiata, dove sono finiti?
«Il nostro elettorato ha votato Cancelleri per cercare di contrastare la vittoria di Musumeci».