Tiscali.it
SEGUICI

Operazione “calosce” e il recupero in zona Cesarini. Meloni promette metodo e soldi

Rientrata prima dal G7 di Hiroshima, la premier è atterrata direttamente a Rimini dove ha iniziato un viaggio nei comuni ancora nel fango. Puoi l’incontro con il governatore Bonaccini: “Necessario fare presto e bene”

Claudia Fusanidi Claudia Fusani   
La premier Giorgia Meloni tra sopravvissuti ed evacuati dell'alluvione (Foto Ansa)
La premier Giorgia Meloni tra sopravvissuti ed evacuati dell'alluvione (Foto Ansa)

L’operazione calosce ha funzionato. Seppure in zona Cesarini. Giorgia Meloni è comparsa in tailleur scuro e camicia bianca nella improvvisa conferenza stampa di Hiroshima quando oramai in Italia era la notte fonda tra sabato e domenica in Italia. “Non ce le faccio più a stare qua, devo andare là, a vedere, a capire, a stare vicina alle persone. Torno prima” ha spiegato ai giornalisti al seguito. Ed è ricomparsa, ieri, domenica, a pomeriggio avanzata, nella prefettura di Ravenna in camicetta verde smeraldo, jeans e calosce di gomma, appunto. Poche ma chiare parole: “Il governo c'è. E' stata una  tragedia ma può essere un'occasione per rinascere più forti. Scusate per il trambusto na ho preferito visitare luoghi e incontrare persone senza le telecamere intorno. Con voi sarebbe stato impossibile farlo. Troppa confusione. Troppo passerella. E non è certo questo il momento delle passerelle”. Qualunque riferimento a chi - nello specifico il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini - il giorno prima, sabato, aveva fatto una conferenza stampa a Bologna con tanto di conferenza stampa non è casuale.

Missione offuscata

L’operazione Esteri è andata bene ma a livello mediatico ha rischiato di diventare un boomerang. Si sa che Giorgia Meloni punta molto sulla politica estera per rafforzare la  sua accountability anche interna. E per compensare, appena può, le tensioni nella sua maggioranza. Dovevano essere dieci giorni di successi personali senza polemiche, dalla visita di Zelesnky (sabato 13) al Consiglio europeo a Rejkiavick e poi il gran botto a Hiroshima per il G7, con i bilaterali con Macron e Biden. Rejkiavick è stata oscurata dal “giallo della manina” al Senato che ha postato sul sito e sui social l’analisi dell’Ufficio studi del Bilancio che stronca senza nemmeno un domani la legge Calderoli sulle autonomie. Da mercoledì in poi la missione all’estero e l’arrivo a Hiroshima è stato nei fatti annullato dalla  bomba d’acqua lunga tre giorni che ha messo in ginocchio la Romagna e circa cento comuni. E se questo ha fatto in modo che il caso Trudeau (il premier canadese ha accusato pubblicamente Meloni di non rispettare i diritti Lgbt) esplodesse meno del previsto, ha certamente oscurato il bilaterale con Macron e l’incontro a margine con Biden. Quattro giorni di pessime notizie, il governo che senza di lei è come se non avesse un volto o comunque diventa quello di Matteo Salvini che sabato è già a Bologna a spiegare cosa fare e come, hanno così indotto la premier a salutare tutti un giorno prima e atterrare direttamente a Forlì  dove, infilate un paio di calosce, è andare di persona a verificare la situazione.

Evitare proteste

La visita resta “segreta” e diventa subito un giallo. Dov’è Meloni? E’ arrivata o no? si chiedono i giornalisti dirottati in massa a Forlì dove era previsto che atterrasse.  E’ arrivata ma non vuole telecamere al seguito. Anche perchè se ci dovesse essere qualche fischio - ad esempio da parte degli ambientalisti che accusano il governo di negare l’emergenza climatica - è meglio non documentare. Riappare che è quasi sera nella prefettura di Ravenna. E dopo aver toccato con mano come e quanto l’alluvione abbia massacrato l'Emilia-Romagna, ha promesso “risposte immediate”. Escludendo che si possano utilizzare i fondi del Pnrr, è consapevole che serviranno “molte risorse" per riparare i “danni”  al momento ancora molto difficili da stimare. In pratica nulla che non si sapesse già. Domani il consiglio dei ministri (molte polemiche anche sulla convocazione ad una settimana dall’inizio del disastro) fisserà il “cratere” cioè il perimetro del territorio alluvionato (come si fa con il terremoto), i criteri di valutazione dei danni e fisserà le prime somme. Insomma, nulla che non si potesse fare a distanza anche se certamente da Roma e non da Hiroshima. Ecco perchè “l’operazione calosce” è stata comunque politico-mediatica. La premier atterra a Rimini anzichè a Forlì. “Mi scuserete ma volevo evitare passerelle” dirà in serata quando lascia la prefettura di Ravenna e dopo aver incontrato a lungo il governatore Stefano Bonaccini.

Il tour nel fango della premier

Beffati i giornalisti, sui social girano molti video girati dallo staff o dagli stessi cittadini. Saranno l’unica testimonianza della visita sopralluogo nei paesi alluvionati: la signora che chiede il selfie, l’altra che le fa vedere dove sono annegati i pulcini, un signore con lo straccio in testa - perchè ieri c’era un gran sole - che mostra il fango ancora in casa. Accompagnata dal viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, ha girato in auto prima la zona di Ravenna, poi il forlivese e per non dare nell'occhio ha incontrato Bonaccini al casello autostradale di Forlì, per poi proseguire il suo giro a Faenza e di nuovo a Ravenna, incontrando sindaci e gente comune (“mi sono commossa” ha ammesso Meloni).  Davanti alla prefettura di Forlì un gruppetto di giovani “Fridays for Future” erano pronti a contestarla. Non sapevano che non sarebbe mai arrivata lì. E forse anche per questo non c’è mai arrivata.

Il decreto

Il Consiglio dei ministri domani discuterà dei danni e degli aiuti da distribuire. Oggi la premier passerà tutta la giornata con i ministri per ottimizzare i provvedimenti. Il peggio sembra passato, anche se la gente spala ancora il fango e prova a salvare il salvabile, bisogna subito pensare alla ricostruzione. “Anche perchè, diversamente - ha detto il sindaco di Cesena Enzo Lattuca (Pd) - questo sentimento positivo di ripartenza tra i nostri concittadini diventerà presto rabbia”. 

Il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini è stato molto chiaro con la premier: “C'è gente che ha perso tutto in casa e nella propria impresa, avremo bisogno di rimborsi al 100% come fu per il terremoto. Poi serve la ricostruzione materiale di oltre 600 strade e mettere in sicurezza 300 frane ancora attive. La collina e la montagna non andranno dimenticate, sono franati interi boschi e poi servono norme primarie e procedure veloci”. In quasi dieci anni alla guida della regione, Bonaccini ha subìto un terremoto e un altro paio di alluvioni, l’ultima il primo maggio.Conosce metodi e procedure e sa perfettamente dove la macchina dello Stato si blocca.

Subito 20 milioni. Ma serviranno 5 miliardi

Bonaccini guida una macchina “esperta”, purtroppo. E ha già una prima stima di danni: 305 frane, 14 morti, 36 mila sfollati, un centinaio di comuni colpiti, 5mila aziende agricole danneggiate, 400 mila tonnellate di grano andate perdute, le disdette dall’estero per la stagione estiva. 

Meloni ha tranquillizzato: “I soldi per gli alluvionati si troveranno, gli uffici sono al lavoro per questo ma non saranno quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In questa fase sia necessario l'uso di altri fondi. Andranno in ogni caso mobilitate molte risorse e il governo è già al lavoro per capire quali possano essere i fondi prioritari dai quali si possa attingere”. La premier ha evidenziato che i 10-20 milioni che saranno stanziati al Cdm “servono per garantire adesso i soccorsi” ma servirà molto di più. “Il fondo europeo di solidarietà è uno di quelli che possono essere utilizzati” per queste emergenze e da questo punto di vista è stato utile essere a Hiroshima dove ha potuto documentare in diretta con i Von der Leyen, Michel e Macron cosa stata succedendo in Italia.

“Bisogna lavorare - ha aggiunto - sugli indennizzi e sulla ricostruzione ma questo richiede una stima completa e va fatto anche un lavoro sulla semplificazione delle procedure, questa forse ora è una delle cose più strategiche: capire dove debba stare la responsabilità, come facciamo a contare le risorse di cui disponiamo in tanti livelli istituzionali e cercare di concentrarle per spendere subito quello che possiamo spendere”.

Subito misure fiscali

Nel decreto sarà previsto il congelamento dei versamenti erariali e tributari (fino al 31 dicembre?), dall’Imu all’Iva. Congelati anche gli adempimenti societari e i processi. Oltre al pacchetto fiscale sono attese le misure per facilitare l’accesso al credito e sarà aumentata la garanzia del Fondo centrale per le imprese (oggi tra il 60 e l’80 per cento).  Salvini ha promesso un milione e mezzo per la messa in sicurezza delle strade. Molto, come sempre, dipenderà dai romagnoli: tanta pazienza, ancora più braccia per lavorare.  Nelle prossime ore è attesa la visita del Presidente della Repubblica che nei giorni in cui il premier era impegnata a Hiroshima ha tenuto i contatti con i sindaci alluvionati.

Claudia Fusanidi Claudia Fusani   
I più recenti
Pdl della Lega contro il velo, stop nei luoghi pubblici
Pdl della Lega contro il velo, stop nei luoghi pubblici
Silvestri, non mi ricandido alla guida del gruppo M5s Camera
Silvestri, non mi ricandido alla guida del gruppo M5s Camera
Mattarella ricorda Craxi, le sue riforme cambiarono il Paese
Mattarella ricorda Craxi, le sue riforme cambiarono il Paese
Paolo Borsellino, il ricordo di Meloni: Tuo esempio vive in nostre azioni
Paolo Borsellino, il ricordo di Meloni: Tuo esempio vive in nostre azioni
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...