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Meloni e Manfredi firmano l'accordo su Bagnoli. Il saluto del governatore alla premier: "Sono il civile De Luca"

Un finanziamento di 1,2 miliardi destinato alle bonifiche dell'area dell'ex Italsider chiusa nel 1992. Gli interventi "si concluderanno entro il 2031", con "un indotto occupazionale di oltre 10mila unità". Siparietto tra la presidente del Consiglio e quello della Calabria

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Firmato il protocollo d'intesa per la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio di Bagnoli-Coroglio, tra il governo e il commissario straordinario del governo, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Un investimento da 1,2 miliardi di euro che punta al recupero dell'area occupata dallo stabilimento siderurgico ex Ilva, poi Italsider, dismesso nel 1992, che da oltre trent'anni attende interventi di bonifica e riqualificazione. 

"Faremo quello che va fatto. A chi pensava che questi territori fossero spacciati, che non avessero speranza, che si potessero solo mantenere nella loro condizione con l'assistenzialismo - ha detto la presidente del Consiglio -, dimostreremo a questa gente che si sbagliava di grosso, che si può fare molto altro, in modo diverso. E si può mettere questi territori in condizione di competere ad armi pari e dimostrare il loro valore". Poi la premier ha spiegato che "gli interventi si concluderanno entro il 2031, e si stima un indotto occupazionale di oltre 10mila unità, tra lavoratori diretti e indiretti", ha aggiunto.

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Stretta di mano con Meloni: "Sono il civile De Luca"

"Sono il civile De Luca, le rinnovo il benvenuto". Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha accolto così, a Bagnoli, la presidente del Consiglio. Un saluto che arriva dopo il loro incontro del 28 maggio a Caivano quando Meloni, citando l'insulto che De Luca le aveva rivolto parlando con i giornalisti in Transatlantico in occasione della manifestazione di protesta dei sindaci campani a Roma, si presentò come 'Sono quella stronza di Meloni". La premier, al saluto di De Luca, ha risposto "la ringrazio".

Poi la foto sul palco a cui il presidente De Luca, che, chiamato dalla premier, si è dovuto prestare alla photo opportunity e, allargando le braccia, si è concesso ai flash tra gli applausi. "No, l'ho salutata come sapete, tutto tranquillo, non ci sono stati problemi particolari. Grande sobrietà. Diciamo che abbiamo mantenuto, se proprio dobbiamo fare un'osservazione, una coerenza rispetto a una tradizione molto diffusa da queste parti, c'è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie - ha detto De Luca rispondendo ai giornalisti -. Quindi ho voluto partecipare anche a questa bella cerimonia essendo il principale cacciatore di soldi". Il presidente della Regione Campania fa riferimento alla polemica che ha preceduto la firma dell'accordo, basata sul fatto che "il miliardo e 200 milioni sono fondi della Regione Campania, attribuiti alla Regione il 3 agosto 2023", come ha sottolineato ancora oggi De Luca.

"Su Bagnoli noi siamo interessati, anche perché siamo il soggetto finanziatore principale. Siamo interessati a un grande progetto di rilancio e riqualificazione - ha sottolineato il presidente - Cercheremo di capire nelle prossime settimane i contenuti concreti di questo progetto. Il valore dell'area è tale che probabilmente potrebbe essere necessario un concorso internazionale di idee per definire un masterplan di straordinario valore internazionale, difendendo il carattere di grande area verde e grande parco urbano che deve avere Bagnoli", ha aggiunto facendo poi un riferimento al passo successivo, ovvero al recupero anche della costa e del tratto di mare antistante la località flegrea.

Contestazioni all'indirizzo di Meloni

Non sono mancate le contestazioni al grido di slogan quali "Prima Renzi poi Meloni, nessuna passerella sui nostri territori". I manifestanti sono stati fermati da un cordone di polizia mentre cercavano di raggiungere il luogo della firma dell'intesa per consegnare un messaggio alle istituzioni. Il permesso però non è stato accordato. I due schieramenti si sono fronteggiati per alcuni minuti in un clima di tensione, con urla da parte dei manifestanti contro le forze dell'ordine, ma senza alcun contatto fisico.

"Ho visto che qui fuori ci sono dei manifestanti: dagli slogan direi che sono centri sociali, ma se non lo fossero, se fossero comitati di cittadini, direi che li capisco. Qui tante promesse sono state fatte e tradite. Ma direi loro di darci la possibilità di dimostrare che le cose si possono cambiare", ha detto Meloni.

Da sinistra De Luca, Fitto, Meloni e Manfredi (Ansa)
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