Meloni contro Gruber: “Pur di attaccarmi strumentalizzano le tragedie". La replica: ”Attacco pericoloso"
Nella trasmissione Otto e mezzo su La7 la giornalista ha definito la presidente del Consiglio come “un’espressione della cultura patriarcale”

“Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo. Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di luned scorso è che io sarei espressione di una cultura patriarcale. Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di 'cultura patriarcale' della mia famiglia. Davvero senza parole". Così sui sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni postando uno scatto che la ritrae con la figlia piccola, Ginevra, la mamma e la nonna.
La replica: ”Attacco pericoloso per la democrazia"
''Ringrazio Giorgia Meloni per l'attacco che considero una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa, un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata. Le porte di Otto e mezzo sono sempre aperte''. Così Lilli Gruber replica alla presidente del Consiglio che aveva con un post commentato le sue parole di ieri sera ad Otto e mezzo. ''Ritengo comunque che sia sempre pericoloso, per il buon funzionamento democratico, quando un/una presidente del Consiglio attacca direttamente la stampa e singoli giornalisti. Per fortuna, il diritto al pensiero libero e critico è ancora ben tutelato dalla nostra Costituzione''.
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Le parole della Gruber a Otto e mezzo
A Otto e mezzo si stava parlando del femminicidio di Giulia Cecchettin (il titolo della trasmissione era Giulia Cecchettin, un "omicidio di Stato"?). Gruber ha detto a Francesco Specchia di Libero, riferendosi a un titolo apparso proprio sul suo giornale, che “non si può negare che in Italia ci sia una forte cultura patriarcale e che questa destra-destra al potere non la stia contrastando tanto”.
Spinelli(FdI: "Gruber senza rispetto per la famiglia della Meloni"
"Da donna e da mamma, vorrei rivolgermi a Lilli Gruber per segnalarle che è violenza anche un certo modo di fare giornalismo. È violenza attaccare altre donne per partito preso, utilizzare la comunicazione a mezzo tv senza obiettività, reiterare comportamenti irrispettosi e pretestuosi. Èviolenza non aver alcun rispetto per la famiglia del presidente Giorgia Meloni. Nel corso della trasmissione di Otto e mezzo, Lilli Gruber ha offeso tante persone e non ha certo reso omaggio alla povera Giulia. Ricordo che la libertà personale finisce dove comincia quella del prossimo: la cultura del rispetto parte da questo principio. Al presidente Meloni e alla sua famiglia va la mia solidarietà". Lo dichiara la senatrice di Fratelli d'Italia Domenica Spinelli.
Il ministro Lollobrigida: "L'attacco di Gruber a Meloni è un paradosso"
Le parole di Lili Gruber su Giorgia Meloni "credo siano un paradosso, se non le avesse dette una autorevole giornalista, che si è mostrata nella sua debolezza e faziosità oggettiva" in quanto "è la donna che ha rotto il tetto di cristallo in Italia, è la donna che guida il primo partito italiano" e "si è guadagnata la leadership grazie al voto degli italiani arrivando a guidare la nazione con un governo che nasce con un'indicazione popolare chiara", ha commentato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ai microfoni di Rai Radio 1. "Grazie a Giorgia Meloni - continua Lollobrigida - c'è la testimonianza che le donne in Italia non hanno i limiti che 70 anni di Repubblica hanno caratterizzato in negativo la nostra nazione. Dovrebbero essere orgogliose tutte le donne e anche le donne di quella sinistra che per anni ha raccontato che l'emancipazione poteva passare solo per loro, che la destra era patriarcale e poi si trovano una donna protagonista della vita politica ed è bello affermare che è un leader non perché donna, ma perché è brava ed è questo il vero risultato".