Manifesto di Ventotene: la visione che ha cambiato l’Europa
Nato nel 1941 per superare i nazionalismi, il Manifesto di Ventotene ha gettato le basi del federalismo europeo e ispirato l'integrazione dell'UE

Nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, mentre l'Europa era devastata dai conflitti e dominata da regimi autoritari, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, con la collaborazione di Eugenio Colorni, scrissero uno dei testi più influenti della storia politica moderna: il Manifesto di Ventotene (PDF). Il documento, ufficialmente intitolato Per un'Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto, venne redatto nel 1941 durante il loro confino sull’isola di Ventotene, dove si trovavano a causa della loro opposizione al regime fascista.
Considerato uno dei pilastri del federalismo europeo, il Manifesto di Ventotene non era solo una denuncia contro il totalitarismo, ma una proposta concreta per un'Europa unita, capace di evitare futuri conflitti e promuovere la cooperazione tra gli Stati. Il documento immaginava una federazione europea basata su valori di libertà, giustizia sociale e solidarietà, per superare il nazionalismo che aveva portato alla guerra e garantire un futuro di pace.
Un’idea rivoluzionaria contro i nazionalismi
L'obiettivo del Manifesto era chiaro: superare la sovranità nazionale assoluta, considerata la causa principale di guerre e divisioni. Gli autori sostenevano che una pace duratura potesse essere ottenuta solo attraverso l'unificazione politica dell'Europa in un governo federale democratico.
- Il documento criticava il modello tradizionale di Stato nazionale, ritenendolo inadatto a garantire stabilità e progresso.
- Prospettava una struttura sovranazionale capace di regolare i conflitti tra gli Stati e impedire il ritorno di regimi totalitari.
- La diffusione del Manifesto avvenne grazie al coraggio di alcune donne, che riuscirono a portarlo clandestinamente dall’isola fino a Roma e Milano, facendolo conoscere agli ambienti antifascisti.
L’abolizione delle frontiere e il sogno di un’Europa unita
Uno dei punti chiave del Manifesto di Ventotene era l’abolizione delle frontiere nazionali come strumenti di divisione economica e politica. Il testo proponeva:
- La creazione di istituzioni europee con poteri sovranazionali, capaci di prendere decisioni comuni per il bene della collettività.
- Un modello politico incentrato sulla democrazia, per tutelare i diritti dei cittadini e scongiurare il ritorno di dittature.
- Un'economia più integrata, fondata sulla cooperazione e sulla condivisione delle risorse.
Queste idee hanno avuto un impatto profondo sul processo di integrazione europea nel Dopoguerra, ispirando il movimento federalista e influenzando direttamente la nascita delle istituzioni che oggi costituiscono l'Unione Europea.
L'eredità del Manifesto di Ventotene oggi
Ancora oggi, il Manifesto di Ventotene è considerato un simbolo dell'ideale di un’Europa unita e pacifica. Le sue proposte hanno gettato le basi per la costruzione di un’Unione Europea più forte e coesa, con l'obiettivo di prevenire conflitti e promuovere la cooperazione tra i popoli.
Come sottolineato da Altiero Spinelli, l'unità europea non può essere data per scontata, ma deve essere continuamente rafforzata attraverso il dialogo, la collaborazione e la difesa dei principi democratici. In un’epoca in cui emergono nuove spinte nazionaliste, il Manifesto di Ventotene continua a rappresentare un monito e una guida per il futuro dell’Europa.