Malan a Palazzo Chigi: si parla di un avvicendamento al Turismo. Pronte le dimissioni di Santanchè?
Il capogruppo di Fdi convocato da Meloni, nega: "Parlato di concessioni autostradali". Ma prendono corpo le voci di un'accelerata nella questione della ministra rinviata a giudizio con accuse pesanti

I capigruppo di Fratelli d'Italia al Senato e alla Camera, Lucio Malan e Galeazzo Bignami, sono arrivati da poco a Palazzo Chigi. Ma potrebbe non essere una semplice visita di crotesia. Come scrive La Repubblica, infatti, il primo, capogruppo al Senato ed ex esponente di Forza Italia, potrebbe venire scelto quale successore di Daniela Santanchè al ministero del Turismo. All'incontro con Giorgia Meloni, avrebbero partecipato anche i due vicepremier, Tajani e Salvini, e l'esponente di Noi moderati, Lupi. La questione che riguarda l'esponente di Fdi, rinviata a giudizio con accuse pesanti, avrebbe infatti subito un'accelerata al rientro della presidente del Consiglio da Washington.
L'interessato, intervistato dai cronisti all'uscita da palazzo Chigi, ha detto: "Piena fiducia in Santanchè? Il ministro Santanchè è ministro, abbiamo votato la fiducia... Certo". Il collega Bignami prova a gettare acqua sul fuoco. "Abbiamo parlato di concessioni autostradali", ha assicurato. Dicendosi poi sicuro dell'innocenza della collega di partito, anche perché "è una materia molto tecnica suscettibile di interpretazioni". Poi fonti di Chigi confermano la versione: i due capigruppo di FdI, Lucio Malan e Galeazzo Bignami, "erano in riunione dal capo di gabinetto della presidente, Gaetano Caputi, per parlare di concessioni autostradali. Il resto sono solo fantasie".
Più tardi anche Tajani ha smentito le indiscrezioni di Repubblica: "Non se ne è parlato". Interrogato cul caso a un convegno sulla partecipazione alle imprese da parte dei lavoratori alla Camera. "Noi - ha aggiunto - siamo garantisti: finchè una persona non è condannata in via definitiva è innocente, lo prevede la nostra Costituzione".
Santanchè di ritorno a Roma
L'avvicendamento potrebbe avvenire senza nemmeno convocare Santanchè, tanta è la fretta di allontanarla dal governo. Ma comunque è dato per "imminente" il suo rientro a Roma. Anche se lei ha già segnato incontri con associazioni di categoria e anche un viaggio a Gedda per parlare di turismo. Insomma, Santanchè "resiste" e non sembra cedere. E Meloni non vuole intestarsi la destituzione della ministra.
Secondo quanto rivela il giornale romano, la ministra avrebbe subito un pressing negli ultimi giorni da parte di alcuni intermediari interposti tra lei e la premier per convincerla a rassegnare le dimissioni. Ci sarebbe stato anche un tentativo di mediazione da parte di Ignazio La Russa, presidente del Senato e amico fidato di Santanchè. Tutte le altre ipotesi circolate nei giorni scorsi su chi avrebbe preso il posto della ministra a questo punto potrebbero cadere. Se è così in ogni caso, l'annuncio verrà fatto a breve.