"Scalfarotto si sposa? Aria nuova in politica. Io fui insultata e offesa: le parole della Gardini non le dimenticherò mai"
L'ex deputata transgender Vladimir Luxuria ricorda la terribile polemica sui bagni di Montecitorio. Sulla legge sulle unioni dice: "Appartiene già alla tradizione italiana"

La legge sulle unioni civili sembra aver abbattuto un muro di ipocrisia anche all'interno delle istituzioni. E' così che il sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, appena tornato dal viaggio in Cina al seguito del premier, Gentiloni, non avrà neppure il tempo di scendere le scalette dell'aereo che dovrà salire quelle di Palazzo Marino, dove sabato prossimo si unirà civilmente con l'uomo che da 11 anni è il suo compagno. Specchio dei tempi che cambiano e dei diritti che si affermano, graqzie all'approvazione di leggi fino a pochi anni fa impensabili. Una legge che, approvata da poco, "già appartiene alla tradizione italiana", racconta a Tiscali.it Vladimir Luxuria, ex deputata transgender con Rifondazione Comunista, opinionista e personaggio dello spettacolo. "Oggi se qualcuno chiedesse di abolire la legge sulle unioni troverebbe pochissime persone disposte a cancellarla", afferma convinta che "rispetto a quel terrorismo psicologico e culturale propagandistico di solo pochi anni fa oggi si è capito che non sono stati tolti diritti alla famiglia tradizionale ma dati diritti a chi non ne aveva".
Un bel passo avanti. La prima volta per un membro del governo: Scalfarotto l'ha invitata?
"Conosco sia Ivan che Federico, stanno insieme da oltre 11 anni, ci siamo sentiti oggi per telefono , gli ho fatto i miei migliori auguri".
Il sottosegretario in un'intervista parla dell'infanzia difficile a Foggia dove viveva anche lei. Forse eravate amici. Cosa ricorda di quei tempi?
"Lui mi conosceva perché ero famosa, non perché fossi parlamentare o personaggio televisivo ma ero conosciuta, perché ero visibile, direi fosforescente… a qualcuno ero simpatica a qualcun altro no. Ivan, mi ha raccontato, che vide un gruppo di ragazzi che mi stavano insultando, ebbe l'impeto di difendermi poi si ritrasse. Mi disse di essersene poi pentito. Forse ha sempre invidiato il mio coraggio. Ma vedo che poi ha ripreso in mano la sua vita, ha fatto coming out è sottosegretario. Insomma, gli è andata bene".
Il clima politico è cambiato, rispetto a quando c’era lei? Ricordiamo la polemica intavolata da Elisabetta Gardini sui bagni di Montecitorio.
"Sono abbastanza forte, ho gli anticorpi contro omofobi e imbecilli. Ci feci una risata sopra, ma è chiaro che fu un modo per fare casino su quella questione. Mi devi spiegare che fastidio dà una transessuale che usa il bagno, lasciandolo pulito e chiudendosi la porta alle spalle. Forse Gardini voleva ergersi a paladina delle donne... ma ciò che mi ha ferita è quando mi ha urlato dietro 'mi sento stuprata'. Parole che non hanno offeso solo me ma le donne che hanno vissuto questa esperienza che lascia una ferita che spesso non si rimargina più".
L’omosessualità in politica è ancora un tabù?
"Anni fa era quasi impossibile che un politico, ma non solo, facesse coming out. Oggi accade di più, ma comunque è una parte bassa rispetto alla presenza omosessuale in Italia. Quello che io faccio, non volendo costringere nessuno, è cercare di costruire una società in cui per le persone sia più facile senza sentirsi allontanato dalla famiglia, dagli amici e senza sentirsi discriminato in un posto di lavoro".
C'erano tanti politici non dichiarati in Parlamento quando era deputata?
"Sì ce ne son0o ancora oggi, quella percentuale di invisibilità riguarda tutti gli ambienti, compreso il Parlamento".
Legge sulle unioni aiuterà a distendere il clima?
"Si perché comunque sono legati unioni civili e coming out, c’è interrelazione fra le due cose. Se mi permette, vorrei dedicare un ricordo tenero e dolce al papà di Ivan".
Prego.
"Gabriele Scalfarotto è stato fondatore dell'Agedo (l'Associazione genitori, parenti e amici di omosessuali) di Foggia. E' scomparso, purtroppo, e per tutti noi è stato un inaspettato dolore. Ricordo ancora quando con Ivan tenevamo lo striscione fianco a fianco durante il gay pride a Foggia qualche anno fa. Mi guardò con le lacrime agli occhi e mi disse 'dedico questo pride a mio papà'. Sono sicura che gli dedicherà anche questa sua unione".