Dal lavoro stagionale allo smart working, ecco le principali novità contenute nei 33 articoli del Ddl Collegato Lavoro
Un disegno di legge che promette cambiamenti significativi per lavoratori e aziende, ma che divide politica e opinione pubblica
Il disegno di legge Collegato Lavoro è una proposta legislativa che introduce modifiche e nuove disposizioni in diversi ambiti del mondo del lavoro. Già approvato dalla Camera, è ora in discussione presso la decima Commissione del Senato e potrebbe approdare in Aula già dalla prossima settimana. Tra i temi principali: licenziamenti, contratti di lavoro in somministrazione, smart working, stagionalità, e apprendistato. Tuttavia, alcune norme hanno generato critiche da parte delle opposizioni, che temono possibili ricadute negative sui diritti dei lavoratori.
Le principali novità articolo per articolo
1. Licenziamenti
Viene introdotta la possibilità di considerare un’assenza ingiustificata prolungata (oltre il limite stabilito dal contratto collettivo o, in sua assenza, per più di 15 giorni) come dimissioni volontarie.
Critiche: Le opposizioni denunciano che questa misura potrebbe riaprire la strada alle dimissioni in bianco, sfruttate in passato per costringere i lavoratori a lasciare il posto senza garanzie.
Motivazioni: La maggioranza sostiene che questa norma impedisce abusi legati alle assenze ingiustificate per accedere alla Naspi (indennità di disoccupazione).
2. Lavoro in somministrazione
I lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il lavoro, gli stagionali e quelli in aziende start-up saranno esclusi dal limite del 30% previsto per i contratti a tempo determinato.
Viene eliminato il limite temporale del 30 giugno 2025 per l'impiego oltre i 24 mesi di lavoratori inviati in missione a termine.
3. Lavoratori in fasce deboli
Non sarà più necessaria una causale per assumere lavoratori svantaggiati o percettori di ammortizzatori sociali.
I fondi di Formatemp, destinati originariamente ai contratti a tempo indeterminato, potranno essere utilizzati anche per la formazione di lavoratori a termine.
4. Smart working
I datori di lavoro dovranno comunicare al Ministero del Lavoro i nomi dei dipendenti che lavorano in modalità agile, specificando inizio e fine del periodo, entro 5 giorni dall’avvio.
Contratti ibridi: Sarà possibile assumere lavoratori con un mix tra contratto dipendente e partita IVA, consentendo al lavoratore di usufruire del regime forfettario.
5. Lavoro stagionale
La definizione di “stagionali” viene ampliata, includendo nuove categorie legate a cicli produttivi o esigenze tecnico-produttive specifiche, come stabilito dai contratti collettivi nazionali (Ccnl).
6. Cassa integrazione
I lavoratori che svolgono attività subordinate o autonome durante il periodo di cassa integrazione non riceveranno l’indennità per i giorni in cui percepiscono un altro reddito.
7. Apprendistato
L’apprendistato per il conseguimento della qualifica o del diploma professionale potrà essere trasformato in apprendistato professionalizzante o di alta formazione, una volta completata la qualifica.
Le critiche dell’opposizione
Il Movimento 5 Stelle ha depositato 68 emendamenti al disegno di legge, definendolo "sbagliato". Tra le proposte principali:
- Abolire le norme che potrebbero favorire le dimissioni in bianco.
- Introduzione del salario minimo legale.
- Maggiori risorse per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro.
- Istituzione di una Procura nazionale del lavoro per contrastare il lavoro nero e migliorare la sicurezza.
"Se si vuole davvero migliorare la vita dei lavoratori, bisogna mettere da parte l'ideologia," hanno dichiarato i senatori M5s.
Prossimi passi
Dopo l’esame degli emendamenti, il Ddl potrebbe approdare in Aula al Senato per la votazione finale. Questo provvedimento, che tocca aspetti fondamentali del mondo del lavoro, rappresenta un banco di prova importante per il governo e per il dialogo con le opposizioni.