Monologo di Scurati cancellato dalla Rai, Serena Bortone lo legge in diretta tv: "Mi ha dato il permesso"
Serena Bortone legge in apertura del suo programma, "Che Sarà", il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile
Non si placano le polemiche legate al caso del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. In occasione dell'inizio della puntata di "Chesarà", la conduttrice Serena Bortone è tornata a parlare di quanto accaduto in queste ore, leggendo il testo dello scrittore e dissociandosi dalla decisione della Rai di non mandare in onda le sue parole.
Le parole di Serena Bortone
"Nella puntata di oggi, come probabilmente molti di voi sapranno essendo la notizia su tutti i siti di informazione da stamani, era previsto un monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati. Un monologo che invece non ci sarà. Ieri sera ho scoperto infatti del tutto casualmente che il contratto di Scurati era stato annullato. E pur avendo passato tutta la sera a telefonare, mandare messaggi e mandare mail, non sono riuscita ad ottenere alcuna spiegazione. Di conseguenza stamattina ho chiamato per prima cosa Scurati per dirgli che cosa era accaduto. Siccome ho letto ricostruzioni fantasiose e offensive - qualche giornale ha scritto addirittura che ci sarebbe una questione di soldi - preciso che la reazione di Scurati è stata di regalarmi il testo che aveva scritto per noi, autorizzandomi a leggerlo, cosa che adesso farò». Queste le parole di Serena Bortone, che prima di iniziare la puntata di oggi di "Chesarà" è tornata a parlare del caso del monologo di Scurati per poi aggiungere "Il sentimento di stasera è il dissenso".
L'Usigrai denuncia: "Asfissiante controlo della Rai"
Sul caso del monologo censurato dalla Rai interviene anche il sindacato Usigrai con un comunicato di cui è stata chiesta la lettura nei Tg e Gr di oggi. Questa la nota: "Il controllo dei vertici della Rai sull'informazione del servizio pubblico si fa ogni giorno più asfissiante. Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal Governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori. La stessa azienda che ha speso 6 milioni di euro per il programma Avanti Popolo, ora avanza motivazioni di carattere economico per l’esclusione di Scurati. Motivazioni già smentite dai fatti. Siamo di fronte ad un sistema pervasivo di controllo che viola i principi del lavoro giornalistico. L'assemblea dei Comitati di redazione della Rai mercoledì ha proclamato lo stato di agitazione e approvato 5 giorni di sciopero. Gentili telespettatori, noi ci dissociamo dalle decisioni dell’azienda e lottiamo per un servizio pubblico indipendente, equilibrato e plurale".
L'Aie: "La libertà di espressione è il cuore della democrazia"
"L'Associazione Italiana Editori è a fianco degli editori nel ribadire che la libertà di espressione è al cuore della democrazia ed è principio guida inderogabile per tutto il mondo del libro. Un Paese forte della sua democrazia non dovrebbe mai temere le opinioni degli scrittori, qualunque esse siano". A sottolinearlo è il presidente di Aie, Innocenzo Cipolletta, in merito al dibattito che si sta sviluppando intorno alla cancellazione del monologo sul 25 aprile che lo scrittore Antonio Scurati avrebbe dovuto proporre su Rai3.