Ilaria Salis rivendica le occupazioni: "L'abitare è un diritto, troppi senza casa". Ma Aler insiste: "Ci paghi 90mila euro"
L'eurodeputata dopo gli attacchi sulla stampa spiega l'azione dei movimenti per la casa di cui ha fatto parte in passato. E alla società lombarda risponde: "Richiesta assurda, senza nessuna verifica". Fdi attacca, Fratoianni la difende

Risponde alle critiche e alle accuse che diversi organi di informazione hanno sollevato nei suoi confronti, Ilaria Salis, neoeletta al Parlamento europeo tra le file di Avs. La giovane ex insegnante affida a Istagram la sua risposta. "Sì, lo confesso. Sono stata una militante della lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia per il diritto all'abitare a Milano e in tutta Italia", ha scritto la ex insegnante, fino a pochi giorni fa detenuta in un carcere ungherese. L'accusa riguardava proprio le case dell'Aler, la società della Regione Lombardia che gestisce gli alloggi popolari.
L'eurodeputata rivendica "con orgoglio" di aver fatto parte di quei movimenti e si dice convinta che "dare una risposta concreta al bisogno dell’abitare significa non solo trovare qui e ora una soluzione, benché precaria e provvisoria, ad una questione lasciata irrisolta dalla politica istituzionale, ma anche indicare una prospettiva politica di trasformazione delle condizioni materiali di vita nel segno della giustizia sociale“.
Per Salis, "molte, troppe persone non vedono garantito il proprio diritto all’abitare e non hanno alternative dignitose se non occupare, in una della città con gli affitti più cari", e l’Aler, cioè "l’ente che dovrebbe tutelare questo diritto, sembra essere più interessato a criminalizzare il movimento di lotta per la casa e gli inquilini piuttosto che a trovare soluzioni concrete". Poi dice che nei prossimi giorni pubblicherà altre riflessioni sul problema dell'abitare a Milano e in Italia. Poi l'eurodepiutata chiarisce anche le circostanze del credito di 90mila euro vantato da Aler nei suoi confornti, "come indennizzo per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Boggi a Milano" e questo "basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno" senza ulteriori controlli nei 16 anni successivi "per verificare la mia presenza", ha chiarito Salis.
Aler: "Richiesta di risarcimento atto di buona amministrazione"
Affermazioni a cui risponde al stessa società regionale che spiega che "la quantificazione e la richiesta di una indennità non è una opzione ma un atto dovuto di buona amministrazione". Secondo Aler la richiesta del recupero sulla sua indennità di europarlamentare così come "il contrasto all'abusivismo, sancito anche da protocolli operativi con la Prefettura, è un preciso compito istituzionale dell'Aler di Milano demandato all'Ente dalla Regione Lombardia, perché chi occupa una casa toglie un diritto a chi è in graduatoria e l'attende rispettando le regole". E rende noto di aver dato mandato di verificare se ci siano gli estremi per una querela contro l'eurodeputata.
Critiche da Fdi, Paita: "Rispettare la legge non è un optional"
Il post è accompagnato da commenti di incoraggiamento da parte di sostenitori e di compagni di Avs. Ma sono diverse anche le censure nei confronti delle azioni compiute da militante nei movimenti per la casa, talvolta sfociate in reati, ma che lei rivendica. "La prima esternazione da 'onorevole' di Ilaria Salis è dedicata alla rivendicazione orgogliosa di una serie di reati riguardanti la casa. Complimenti agli elettori", scrive il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
E non mancano nemmeno le critiche da parte di esponenti politici. Come l'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Nicola Procaccini, per il quale "la neocollega Salis esordisce giustificando chi occupa le case degli altri. Le prime dichiarazioni di Ilaria Salis da parlamentare europea sono un incitamento alle occupazioni abusive. Non mi pare un esordio di grande spirito legalitario", dice l'esponente. "L'emergenza abitativa non può giustificare la violazione dei diritti degli altri", insite Procaccini.
Ma anche Raffaella Paita non vede niente di buono in quanto scritto da Salis. "Chissà cosa ne pensano le famiglie bisognose, magari con bambini e anziani a carico, che in tutta Italia attendono da tempo un alloggio rispettando le graduatorie", dice la coordinatrice nazionale di Italia Viva. "Osservare la legge, rispettare le regole non è un optional - prosegue Paita - ma è il pilastro sul quale si fonda la convivenza sociale. Ci chiediamo come possa una certa sinistra anteporre l'arroganza alla legalità".
Fratoianni: "Le lotte di Ilaria giuste. Ha posto un problema"
A schierarsi senza remore con l'eurodeputata sono invece Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. "Ilaria Salis rivendica la militanza nel movimento di lotta per il diritto alla casa? Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto, anche nelle occupazioni", ha detto il segretario di Sinistra italiana a "ZTL" sulla FM di Giornale Radio. "Questo movimento ha posto un problema, ossia la negazione del diritto all'abitare: rivendicare questo diritto deve essere superiore anche rispetto alla speculazione", ha detto. "Viviamo in un Paese in cui la negazione dei diritti universali e fondamentali è diventata la norma, ci siamo abituati a tutto questo. E in nome di questa abitudine, ogni forma di ribellione è ricondotta nel circuito del penale, del reato".