La governatrice della Sardegna, Todde, dichiarata "decaduta". Lei: "Vado avanti, farò appello"
Sarebbero state rilevate inadempienze sulle spese sostenute durante la campagna elettorale. A decidere sarà però il Consiglio regionale
Terremoto alla Regione Sardegna. Il collegio regionale di garanzia elettorale ha fatto una dichiarazione di decadenza da consigliera regionale per Alessandra Todde, che così perderebbe anche la carica di presidente della Regione. Lo anticipa L'Unione Sarda online. Sarebbero state rilevate delle inadempienze sulle spese tenute durante la campagna elettorale dell'anno scorso, che hanno portato all'emissione di un'ordinanza ingiunzione indirizzata al Consiglio regionale, che ora deve stabilire una data per la decisione sulla decadenza. L'atto è impugnabile presso il tribunale ordinario.
La governatrice: farò appello
"La notifica della Corte d'appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell'interesse del popolo sardo", ha commentato la presidente Todde, ostentando non troppa preoccupazione.
Todde era stata eletta nel febbraio del 2024 alla guida della Regione con una coalizione di cui facevano parte Pd, M5S, Avs e altre liste civiche, battendo il meloniano Paolo Truzzu, ex sindaco di Cagliari. Tra i primi a commentare il terremoto sardo e Ugo Cappellacci, ex presidente della Sardegna e deputato di Forza Italia, sentito da La Repubblica. "Non conosco ancora nel dettaglio la decisione, quindi è presto per formulare giudizi. Sembrerebbero però inadempienze molto gravi nella rendicontazione. Se così fosse, – conclude – si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio e questa di per sé non sarebbe una novità". Anche Michele Pais, commissario della Lega in Sardegna, sottolinea che "le regole vanno rispettate, il rispetto per i cittadini sardi viene prima dell'interesse politico della sinistra. Il consiglio regionale non penso possa opporsi, votando in senso opposto al rispetto delle regole".