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G7, il diritto all’aborto fa subito arrabbiare la Presidenza italiana. Unità su Ucraina e Gaza

Tra ieri e stamani sono arrivati a Borgo Egnazia i sette capi di stato e di governo del G7. Nella bozza della dichiarazione finale circolata ieri un punto è dedicato “all’accesso sicuro ed effettivo all’aborto”. Poi l’indiscrezione di un tratto di penna su quel punto. Palazzo Chigi smentisce. Un nuovo patto per la difesa dell’Ucraina. E 50 miliardi dagli asset russi. Oggi Zelensky in Puglia e nuovo faccia a faccia con Biden. Gli chef stellati e gli scarafaggi

Claudia Fusanidi Claudia Fusani   
G7 in Italia (Ansa)
G7 in Italia (Ansa)

 

BARI - Sono arrivati nella notte, alla spicciolata. Joe Biden è atterrato a Brindisi poco dopo le 23, a ruota hanno rullato in pista i jet del presidente canadese Justin Trudeau e del giapponese Fumio Kishida. Il presidente americano è rimasto a dormire, pare, sulla nave Usa ancorata davanti a Brindisi e dotata, si dice, tra le altre cose di un grande ospedale. Motivi di sicurezza, si spiega, ma anche di logistica per favorire eventuali scambi e incontri super riservati con il sottosegretario Blinken in missione per l’ennesima volta tra Egitto e Qatar per chiude l’accorso sul cessate il fuoco a Gaza. Grande attesa per Macron: l’ufficio della delegazione francese nel grande Centro Media allestito a Bari - ben cento km dal resort di Borgo Egnazia - fino a ieri sera tardi era ancora vuoto. Ma i francesi arriveranno, stamani, in tempo per l’inizio ufficiale di questo G7 italiano a cui tocca in sorte di trovarsi in uno di quei quadrivi molto speciali in cui si scrive La Storia. La location esclusiva e super blindata di Borgo Egnazia, un resort di lusso con le fattezze del tipico paesino (finto) pugliese costruito tra mare e campagna salentina, sarà il testimone silente e discreto di trattative straordinarie su vari fronti: il braccio di ferro con Mosca per chiudere la guerra in Ucraina; le trattative serrate per il cessate il fuoco a Gaza; le prime trattative per individuare in fretta la nuova governance europea e dare la sensazione che il Vecchio Continente sa essere pronto e deciso quando la Storia chiama. Passa da qui, anche, il primo faccia a faccia tra Macron e Sholtz dopo lo scacco matto del voto europeo e davanti alla padrona di casa Giorgia Meloni che invece dalle urne è uscita con un sorriso da qua a là. E poi il Papa con l’intelligenza artificiale (che arriverà domani direttamente in elicottero da Roma, due ore e mezzo di volo), l’immigrazione, la Cina, l’Africa e i grandi dossier che ciascuno si porta dietro.

La “grana” aborto

Grandi temi e ancora più grandi scommesse e aspettative soprattutto sui due conflitti in corso. Dopo di che ieri, prima ancora che il vertice iniziasse, il caso è scoppiato sull’aborto. Nella bozza circolata nel primo pomeriggio e non smentita, c’è un passaggio dedicato al diritto all’aborto. Secondo fonti europee, nell'ultima bozza della dichiarazione finale è scomparso il punto nel quale i Sette sottolineavano l’importanza di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto”. Il riferimento doveva rafforzare - come chiedevano soprattutto Francia e Canada - il comunicato finale del G7 di Hiroshima di un anno fa, che

parlava invece di “accesso legale e sicuro”. Palazzo Chigi, silente per tutto il giorno e su tutti i fronti mentre invece erano molto più loquaci fonti delle altre cancellerie, hanno precisato che gli sherpa, al lavoro in Puglia già da lunedì, stanno ancora trattando e che “tutto quello che entrerà nel documento conclusivo sarà un punto di caduta finale frutto dei negoziati”. Nessuno dei Sette, hanno quindi sottolineato le fonti italiane replicando alle indiscrezioni trapelate, ha chiesto di “eliminare” il punto sull’aborto dalla bozza dove resta anche il riferimento al gender equality. Dunque falso allarme? I soliti giornalisti e le loro fughe in avanti? Vedremo. In ogni caso, quantomeno la discussione dimostra la differenza di sensibilità politiche sul tema. L'Italia di Giorgia Meloni ha deciso di rafforzare l’apertura dei consultori alle associazioni Pro Vita. La Francia di Emmanuel Macron - alle prese con la sua più grave crisi politica - a marzo ha invece inserito, con un sì bipartisan, il diritto all'aborto in Costituzione. Joe Biden ha fatto della libertà di scelta delle donne, minacciata da Donald Trump, uno dei terreni di battaglia della campagna elettorale in vista del voto di novembre. Lo scorso aprile il tema era stato oggetto di un botta e risposta a distanza tra il presidente francese e la premier, mentre il Parlamento europeo uscente ha approvato la richiesta di inserire quello all'aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell'Ue. Vediamo se oggi circoleranno altre bozze. Il problema, per la Presidenza italiana, è che in questi summit per quanto la presidenza italiana si sforzi nel tenere tutto segreto, lontano e nascosto, le delegazioni degli altri paesi e i rispettivi giornalisti al seguito invece condividono, diffondono, discutono.

Contro Mosca

La si trova, almeno dalle indiscrezioni, sui dossier principali, come l'Ucraina o Gaza, sui quali il consenso tra i Grandi sembra unanime, e anche sull'uso degli asset russi per finanziare la guerra di Kiev che vede approcci diversi tra Ue e Usa. I Sette sono determinati a ribadire il sostegno politico e militare al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che sarà il grande protagonista di oggi. Sulla base della bozza circolata c’è l'impegno ad “aumentare la produzione e la consegna” di armi a Kiev insieme ad un duro richiamo alla Cina affinché smetta di sostenere la guerra di Vladimir Putin fornendo tecnologie e componenti di armi, utili alla fabbricazione di armamenti. Ad ogni summit internazionale Putin fa qualcosa per attirare l’attenzione su di sè e mandare messaggi al resto del mondo. Stavolta navi di Mosca si stanno avvicinano a Cuba. Nessuno sa cosa trasportano. La propaganda e la disinformatja stanno andando a nozze. I leader metteranno in guardia la stessa Russia da minacce nucleari “irresponsabili” contro l'Occidente. L'alleanza anti-Putin si concretizzerà a Borgo Egnazia anche con la firma dell’accordo di sicurezza tra Ucraina e Usa, nel bilaterale tra Zelensky e Biden a margine del vertice. Si discute ancora, invece, su come utilizzare i profitti degli asset russi congelati in Europa. Da Parigi ieri è arrivata la notizia che saranno 50 i miliardi tratti dall’utilizzo degli interessi sugli asset russi sequestrati in Europa e negli Usa. Palazzo Chigi stava lavorando alla soluzione perchè c’erano questioni tecniche da risolvere soprattutto in Europa. La notizia è arrivata da Parigi.

La nuova Europa

La governance europea non è in agenda ma è chiaro che la presenza di von der Leyen e Michel, del presidente francese Emanuel Macron e del cancelliere tedesco Olaf Scholz farà sì che le trattative per i top job proseguiranno proprio qui nei vicoli del Borgo. C’è molta attesa per l’arrivo del presidente francese. Macron arriverà stamani e magari starà un po’ meno del previsto (il vertice finisce sabato in mattinata) per via dell’improvvisa campagna elettorale e del terremoto politico innescato in Francia dopo l’annuncio delle elezioni anticipate. Ieri a Parigi ha tenuto un lunga conferenza stampa per spiegare i motivi della scelta: “La Francia e i francesi devono assumersi la responsabilità di portare le forze populiste al governo. Quindi andate a votare e non abbiate paura, solo così potremo fare chiarezza”. Nelle stesse ore Macron ha incassato l’espulsione dal partito dei gaullisti del leader Ciotti che 24 ore prima aveva schierato il partito, appunto, con Marine Le Pen. Macron e Sholtz, prima del voto, erano l’asse contrario al bis di Von der Leyen. La presidente uscente ha ripreso quota ma la partita è ancora lunga. Il pranzo con Macron ieri all’Eliseo e l’entusiasmo con cui la stessa von der Leyen lo ha raccontato sui social dice che il suo bis ha ripreso quota. Lunedì sera ci sarà la cena a Bruxelles del Consiglio europeo. L’obiettivo, prima dei risultati delle urne, era di fare presto e chiudere almeno la Commissione già nel Consiglio Ue del 27-28. E’ possibile che ora tutto venga rallentato e rinviato a dopo il 7 luglio, dopo il ballottaggio francese. Macron sconfitto o vincitore farà la differenza nelle trattative. Il Ppe, vero vincitore delle elezioni, ha già detto di voler partire dalla maggioranza uscente (Ppe, S&D e Liberali) a cui si aggiunge ora la disponibilità dei Verdi (52 seggi) per blindare una maggioranza senza destre.

Se i Verdi si fanno avanti, lo stesso fanno Salvini e Le Pen che da Bruxelles, mentre le delegazioni erano in arrivo, facevano rotolare fino a Borgo Egnazia la notizia del patto per unire le destre europee, a cominciare dai Conservatori di Meloni, il gruppo più numeroso. E su questo, invece, la stada da fare sembra ancora molto lunga.

Spiragli su Gaza

Ci sarà tanta Europa a questo G7. Ma è un convitato di pietra. Sulla scena c’è ben altro. A cominciare dagli ospiti: oltre ai 7, altri 12 Capi di Stato e di Governo, i vertici di 5 organizzazioni internazionali (Onu, Ocse, Fondo monetario, Banca Mondiale e Banca africana per lo sviluppo), Papa Francesco, i rappresentanti della troika G20, alcune Nazioni del Golfo, ma soprattutto del Mediterraneo e dell’Africa in linea con il focus della Presidenza italiana. Nella bozza di dichiarazione finale si ribadisce l'appoggio dei Sette alla roadmap per Gaza delineata da Biden, ora forte anche del sostegno del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il G7 chiederà ad Hamas di accettare l'accordo di cessate il fuoco e a Israele di allentare l'escalation di una “offensiva militare su vasta scala” a Rafah, in linea con le indicazioni provvisorie ordinate dalla Corte internazionale di giustizia dell’Aja. Molte le bilaterali previste a Borgo Egnazia, a cominciare da quello di Meloni con Biden venerdì. Il presidente degli Stati Uniti, il primo cattolico dopo Jfk, vedrà lo stesso giorno anche il Papa, nella prima assoluta di un Pontefice al G7. Francesco è l'ospite d'onore della sessione dedicata all'Intelligenza artificiale, tema voluto dalla premier non senza suscitare la sorpresa di alcuni partner che lo giudicavano prematuro.

Gli chef … e gli scarafaggi

Giornate dense di impegni. Che palazzo Chigi ha pensato di alleggerire con itinerari enogastromici (chef Bottura superstar), itinerari archeologici, corsi per tirare la pasta ma anche le ceramiche e le bici elettriche per muoversi nel Borgo. Stasera andranno in elicottero al castello svevo di Brindisi dove Mattarella li riceverà per la cena. La cena dei ricchi e quella dei poveri che invece è stata organizzata dai gruppi NoG7 nel paese più vicino e raggiungibile. Così come il contro vertice tenuto però a rigorosa distanza (Otranto) per evitare scherzi. Ma il vero giallo di giornata è la nave-albergo doveva ospitare 1500 poliziotti e carabinieri in servizio. Impossibile però dormire in quelle cuccette: servizi igienici otturati, scarafaggi, blatte, sporcizia. Uomini in divisa trasferiti prima in piccoli alberghi ma molto lontani poi di nuovo in una nave ma anche questa di scarsa pulizia. Ieri ne parlavano tutti al Centro Media. E non è stato un bell’inizio.

Claudia Fusanidi Claudia Fusani   
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