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[Il retroscena] Il fuorionda di Salvini e Meloni svela la grande paura del centrodestra: “Al Sud i Cinque Stelle fanno cappotto...”. Il leader della Lega: “Speriamo che il Pd regga"

La Meloni è sicura che Salvini batta Berlusconi: “tu arrivi primo”. Fitto teme la disfatta al Sud e Berlusconi in tv annuncia ufficialmente Tajani premier in caso di vittoria Il presidente dell'europarlamento scioglie le riserve e conferma: "Sarà candidato se avremo la maggioranza". Intanto alla manifestazione unitaria del centrodestra Berlusconi firma il "Patto anti-inciucio" e scherza con Salvini: questa è l'unica maggioranza possibile.

[Il retroscena] Il fuorionda di Salvini e Meloni svela la grande paura del centrodestra: “Al Sud i...

Chi l’avrebbe mai detto? Matteo Salvini ora “spera che il Pd prenda almeno il 22 per cento” e non tracolli. Il tutto mentre Raffaele Fitto, storico esponente del centrodestra nelle Regioni del Sud, ammette che “i Cinquestelle possono prendere tutti i collegi uninominali nel Mezzogiorno” e Giorgia Meloni sospetta che, al di là delle previsioni e delle sue ambizioni personali, “la Lega arriverà prima nella coalizione”, riuscirà nel tanto agognato sorpasso su Forza Italia. Sembra fantascienza, ma questi sono i contenuti di un fuorionda captato dalle telecamere di Corriere.it prima dell’inizio della manifestazione unitaria del centrodestra, ieri pomeriggio a Roma.  A battezzarlo “Patto di pietra”, come il nome della Piazza romana dove si sono incontrati per la photo opportunity di fine campagna elettorale, è stata la leader di Fratelli d’Italia, che ha ricordato il precedente “Patto dell’Arancino”, che, in Sicilia, aveva “portato fortuna”.

Centrodestra sicuro di vincere

Ma il vero protagonista dell’unico appuntamento unitario dei quattro segretari del centrodestra è stato Silvio Berlusconi, che si è posto come il “padrone di casa” e provato a lanciare la volata. “Il Pd e i Cinquestelle non hanno alcuna chance di arrivare al 40%, l’unico voto utile è per noi, noi quattro eroi della democrazia e della libertà”, ha spiegato nel corso di una specie di conferenza stampa dove però nessuno poteva fare domande. L’unica donna era seduta tutta a destra del Cavaliere, che era accanto a Matteo Salvini che, a sua volta, aveva vicino Raffaele Fitto, capo politico di Noi con l’Italia. Chi aspettava imbarazzo tra i segretari è rimasto deluso. L’anziano leader di Forza Italia ha addirittura asciugato (per finta) col fazzoletto la fronte del segretario della Lega quando stava raccontando dei suoi “trecento comizi”.

Berlusconi sottoscrive un patto anti-inciucio con Meloni

“Con Berlusconi bisogna essere sempre vigili… fare come San Tommaso”, ha spiegato, un po’ scherzando e un po’ no, il leader della Lega. Soddisfatta la Meloni che, al di là di quanto è emerso dal fuorionda, è riuscita laddove finora aveva fallito, a far sottoscrivere (almeno a voce) all’ex premier un Patto anti-inciucio. “I programmi di centrosinistra sono incompatibili con i nostri”, ha ammesso, incalzato, e “tutti noi, più volte e pubblicamente, abbiamo preso l'assoluto impegno di non aprirsi a coalizioni con altri partiti, con inciuci, anche se non prendessimo abbastanza voti per governare”. A dispetto delle smentite, delle critiche pubbliche e dei rimbrotti, Berlusconi rivela davanti alle telecamere che i rapporti tra alleati sono sempre stati buoni: “Con gli altri leader ci siamo sentiti tutti i giorni per sapere come andava la campagna elettorale, c’è  grandissima collaborazione e fiducia tra di noi ed è normale avere piccoli momenti di diversità in campagna elettorale altrimenti non saremmo una coalizione ma un partito”.

Tajani candidato premier di Forza Italia

E’ in serata, quando è stato ospite in diretta a Matrix, che il leader di Forza Italia ha annunciato il nome del candidato premier del suo partito: Antonio Tajani. Il presidente dell’europarlamento ha “sciolto la riserva” e sarà il candidato di tutto il centrodestra qualora non si verificasse quanto confessato dalla leader di Fdi nel fuorionda, cioè che Salvini riesca a fare il “sorpasso”. “Sono lieto di poter annunciare una buona notizia: l’attuale presidente del Parlamento europeo ha finalmente sciolto la riserva e ha dato la disponibilità a guidare il prossimo governo di centrodestra. Ho parlato con lui e mi ha detto che dopo il mio annuncio anche lui farà una dichiarazione per dire che ha deciso di essere il nostro candidato”.

Così è andata. “Ringrazio Berlusconi per la stima: ho dato a lui la disponibilità a servire l'Italia. Ora ogni ulteriore decisione spetta ai cittadini e al presidente della Repubblica”, ha scritto l’eurodeputato che fu il suo primo portavoce nel 1994. L’unica condizione indicata dal leader di Fi è che Tajani può essere il candidato solo in caso di vittoria dentro le urne, ma tutti gli ultimi sondaggi diffusi prima che scattasse il divieto hanno rivelato che questa soluzione è estremamente improbabile. Cosa succederà, in caso di una vittoria incompleta o di una maggioranza parlamentare fragile? Una possibilità teorica c’è ancora.

Come sarà composto il governo

“Auguro a Salvini, Meloni e Fitto di raggiungere il miglior risultato possibile perché siamo in una coalizione e così possiamo superare il 40%. Abbiamo deciso che il governo deve essere di 20 ministri di cui 12 provenienti dalla vita vera, persone che hanno raggiunto dei risultati, persone stimate”, ha aggiunto. Oltre al candidato premier, Berlusconi ha chiaro in testa il nome di un altro possibile ministro: “Guido Bertolaso è uno dei più grandi tecnici di cui l'Italia disponga, è stato infangato da accuse infamanti per otto anni ed è stato assolto”, ha ammesso. “Non si può parlare di sondaggi ma il sondaggio della gente dice che il 5 marzo ci sarà un governo di centrodestra e Renzi e di Luigi DI Maio saranno solo dei ricordi. Chi fa che cosa lo decideremo il 5 marzo”, gli ha risposto Salvini

Per lo sprint finale il fondatore di Fininvest punta molto sul nome e sul profilo di Tajani, sul Mezzogiorno e sugli anziani. Il Sud è decisivo perché, come rivelato nel fuorionda proprio dal capo politico della quarta gamba, è lì che i Cinquestelle potrebbero approfittare del “crollo” del Pd e conquistare moltissimi seggi nei collegi uninominali, dove la sfida è tra loro e il centrodestra. “Sono una pazza setta”, li chiama Berlusconi. E loro ministri “roba da serie C, mentre noi siamo da Champions league”

Un Piano per il Sud

Per fermarli proprio Tajani ha cominciato a parlare - prima ancora di accettare l’indicazione - di un Piano per il Sud e tutti i dirigenti meridionali sono stati invitati fare il massimo. Dal punto di vista dei temi, a dettarli è stata ancora una volta uno studio sui flussi elettorali. Il capo di Forza Italia si concentra sulla sezione di elettorato che può dargli più soddisfazione: gli over 65. Stiamo parlando di di 13 milioni di italiani non interessati alla proposta grillina, dal momento che solo uno  su dieci ha votato M5s nel 2013, che ha percentuali di affluenza al voto molto più alte rispetto ai giovani. Per loro è stata ideata la proposta di un ministero per la terza età e quella di aumentare le pensioni a mille euro: “Andate a prelevare pure le vostre zie vecchiette e portatele a votare…”, ha scherzato ieri Berlusconi.

Paolo Emilio Russodi Paolo Emilio Russo, giornalista parlamentare   
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