E' Tommaso Foti il nuovo ministro per gli Affari europei, sostituisce Fitto. Fedelissimo di Meloni: ecco chi è
Il capogruppo di Fdi alla Camera entra nel governo al posto del neocommissario Ue. Firmò una proposta di legge per estendere la caccia anche nelle aree protette e nelle città. La Russa: "Buon lavoro all'amico Foti"
Sarà il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti, il nuovo ministro per giurerà da ministro assumendo tutte le deleghe che erano di Raffaele Fitto, diventato vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per la Politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme. Il giuramento da ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione, il Sud e il PNRR di Foti è avvenuto nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in tarda mattinata, alla presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Contestualmente, nello stesso decreto, Mattarella ha firmato le dimissioni di Fitto. Il ministero del quale sarà titolare Foti è senza portafoglio.
Chi è Tommaso Foti?
Meloniano doc, iscritto al Fronte della gioventù, l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale fin da quando aveva 16 anni, Foti - che oggi di anni ne ha 64 - è di Piacenza e nel partito ha ricoperto incarichi politici prima provinciali e poi nazionali. Noto come Masino, come lo chiamano gli amici, il neo ministro è diplomato al liceo scientifico della città emiliana nel 1978. Poi l'impegno nell'azienda di famiglia che opera nel settore agroalimentare. “La mia fede nerazzurra è e resta incrollabile”, dice si sé in una autobiografia dove si professa tifoso dell'Inter, si definisce "leale" e dice di credere nell'amicizia. A soli 20 anni venne eletto per la prima volta consigliere comunale a Piacenza. Adersce ad Alleanza Nazionale dopo la svolta di Fiuggi e nel 1996 viene eletto alla Camera per il Polo per le Libertà, in quota An. Nel 1998 viene nominato anche vicesindaco di Piacenza con delega al Bilancio, incarico dal quale dovrà però dimettersi nel 2001 per incompatibilità per incarichi nazionali. Nel 2001, 2006 e 2008 è riconfermato alla Camera.
Nel dicembre del 2012 aderisce alla scissione guidata da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto quando il Pdl entra nel governo Monti, che porta il neonato Fdi a collocarsi all'opposizione. Non viene rieletto alle politiche del 2016 per il basso risultato ottenuto da Fdi in Emilia-Romagna. Torna in Parlamento invece nel 2018 e quindi nel 2022, per diventare poi capogruppo di Fdi nel novembre dello stesso anno. Il suo nome è legato soprattutto alla proposta di modifica della legge 157/1992 diretta ad ampliare la possibilità di cacciare fauna selvatica, consentendo uccisioni e catture di animali selvatici, anche nelle città e nelle aree protette.
Gli auguri di La Russa
"Rivolgo i miei affettuosi auguri di buon lavoro all'amico Tommaso Foti per la nomina a ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione, il Sud e il PNRR. Un incarico di grande responsabilità e strategico per il futuro della nostra Nazione. Sono certo saprà svolgerlo con la competenza e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto in questi anni", ha scritto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in una nota.